5 giugno 1944

Vittorio Emanuele III nomina il figlio Umberto luogotenente del regno. [Antonio Di Pierro]

Muore Zandonai
lunedì 5 giugno 1944

Muore a Pesaro il compositore Riccardo Zandonai.

Nomina di Scassellati
lunedì 5 giugno 1944
Francesco Scassellati è stato nominato commissario straordinario delle Assicurazioni per la sede di Trieste.
La Voce Operaia
lunedì 5 giugno 1944
Il quotidiano La Voce Operaia titola, all’indomani dell’entrata degli americani a Roma, Il saluto di Roma all’esercito è grido di riscossa e di guerra: “Le truppe americane entrate nella Città immortale non sono che le avanguardie d’un esercito che comprende tutte le forze libere e liberatrici del mondo”.

Trionfale ingresso alleato a Roma
Salmaggi e Pallavisini, lunedì 5 giugno 1944
Fronte italiano. Ingresso trionfale a Roma delle truppe alleate, sorprese dall’accoglienza entusiastica riservata loro dalla popolazione che non solo saluta il ritorno della libertà, ma anche la fine della guerra, delle persecuzioni, delle deportazioni e, forse, della fame.
Umberto di Savoia assume la luogotenenza del regno
Salmaggi e Pallavisini, lunedì 5 giugno 1944
Il re Vittorio Emanuele III, secondo gli impegni presi, lascia il regno nelle mani del figlio Umberto di Savoia, che ne assume la luogotenenza generale.

Le cifre della battaglia per Roma
Salmaggi e Pallavisini, lunedì 5 giugno 1944
Traversata la “città aperta”, gli Alleati si lanciano all’inseguimento della 14ª armata tedesca, il cui comando sta per essere assunto dal gen. Lemelsen. Per poter giungere a Roma la 5ª armata americana ha perduto 30.000 uomini (tra morti, feriti e dispersi); 12.000 sono le perdite dei reparti dell’8ª armata britannica contro le 25.000 dei tedeschi.