DODI Pietro

nasce a Firenze il 4 settembre 1880 (Wikipedia). Generale di brigata (riserva). Centro militare della Resistenza.

Brillante ufficiale di cavalleria in pace e in guerra, fu maestro a generazioni di ufficiali nelle Scuole di Pinerolo e di Tor di Quinto, promotore di corsi di equitazione e organizzatore di concorsi ippici. Nominato sottotenente nel 1902 nel Reggimento Cavalleggeri di Padova, partecipò col grado di capitano alla prima guerra mondiale, prima nel Reggimento Cavalleggeri di Udine e poi nel Reggimento Cavalleggeri di Lucca. Dal 1921 fu insegnante alla Scuola applicazione di cavalleria. Promosso maggiore nel Piemonte Reale Cavalleria nel giugno 1923 e tenente colonnello nel 1926, l’anno dopo, in novembre, fu collocato a riposo, a fondatori della Società per il cavallo italiano, divenuta poi la Federazione Sports Equestri, FISE, di cui venne eletto presidente. Dopo l’8 settembre 1943 entrò a far parte della formazione partigiana Rosi in Roma. Arrestato il 15 maggio 1944 dalle SS. tedesche, fu ucciso alle porte di Roma durante il ripiegamento delle truppe germaniche.

Generale di cavalleria della riserva fu tra i primi organizzatori del fronte clandestino di resistenza, animato sempre da altissimo amor di Patria. Sebbene attivamente ricercato dalla polizia nemica, continuò la sua fattiva opera di organizzatore e di animatore, incurante dei rischi cui continuamente si esponeva. Tratto in arresto dalle SS. germaniche fu sempre un magnifico esempio di calma e di coraggio per i propri compagni di prigionia che instancabilmente incitava a mantenersi fieri e a non cedere alle lusinghe e alle minacce degli aguzzini nemici. Durante i numerosi e atroci interrogatori, nei quali non gli furono risparmiate le sevizie più inumane, non lasciò trapelare nemmeno il minimo particolare della sua organizzazione, deciso a sacrificare solo la sua persona pur di salvare i suoi collaboratori che lottavano per il bene della Patria. Durante l’abbandono di Roma da parte delle truppe tedesche, fu barbaramente trucidato dagli agenti della Gestapo, che sfogarono così il loro livore contro questa nobile figura di italiano e di soldato. – Fronte clandestino di resistenza, 15 settembre 1943 – 3 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 458.