FILIPPONI Decio

filipponi-decionasce a Roma nel 1921. Sottotenente di complemento fanteria, partigiano combattente.

Studente universitario a Roma, iscritto al quarto anno della facoltà di giurisprudenza, fu chiamato per il servizio militare nel febbraio 1943. Destinato al 73° reggimento fanteria in Trieste, fu ammesso al V corso preparatorio di addestramento per allievi ufficiali presso il V battaglione di istruzione del reggimenti a Poggio Reale e nell’aprile successivo fu promosso caporale. Dopo degenza in ospedale, riprendeva servizio soltanto nell’agosto successivo presso il deposito reggimentale dove travavasi alla dichiarazione dell’armistizio. Raggiunte nelle Marche le prime formazioni partigiane si distinse subito per le sue doti organizzative e di comando tanto da essere nominato in breve comandante della Brigata Val di Fiastre con la qualifica di maggiore. Catturato a Piobbico di Sarnano il 29 marzo 1944, fu impiccato il giorno dopo, l’università di Roma gli conferì la laurea ad honorem in giurisprudenza alla memoria.

Organizzatore ed animatore fin dagli inizi del movimento di resistenza nel Maceratese, partecipava alla testa della sua Brigata a numerose ed audaci azioni di guerra contro l’invasore segnalandosi sempre per ascendente, capacità di comando e non comune ardimento. Nel corso di una poderosa azione di rastrellamento, condotta dal nemico a scopo di rappresaglia, catturato dopo strenua lotta, veniva condannato a morte. Affrontava il capestro con l’animo dei forti, che le sevizie infertegli non erano riuscite a piegare. Fulgido esempio di dedizione alla Patria, di vivo senso del dovere e di alto spirito di sacrificio.— Zona di Macerata, 8 settembre -30 giugno 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 490.