MARTINI Placido
nasce a Montecompatri (Roma) il 7 maggio 1879 (https://it.wikipedia.org/wiki/Placido_Martini), muore alle Fosse Ardeatine (Roma) 24 marzo 1944. Fronte militare della resistenza.
Iscritto nella facoltà di giurisprudenza nell’Università di Roma nel 1895, due anni dopo, arruolatosi volontario nella legione garibaldina di Antonio Fratti, combatté in Grecia. Laureatosi esercitò poi l’avvocatura a Roma dedicandosi anche alla vita politica. Dal 1901 al 1907 fu sindaco di Montecompatri e, dal 1910 al 1914, consigliere provinciale di Roma. Interventista convinto, partecipò al primo conflitto mondiale come subalterno nell’81° reggimento fanteria e col Corpo di spedizione italiano in Francia. Congedato nel febbraio 1919, riprese la sua attività professionale. Dopo l’avvento del fascismo ne fu irriducibile oppositore e denunziato fu assegnato al confino politico. Tornato a Roma dopo il 25 luglio 1943, svolse una efficace azione di collegamento e di cooperazione con i vari partiti e con le organizzazioni militari clandestine. Fu arrestato dalle SS tedesche il 22 gennaio 1944 a seguito di delazione e condotto nelle carceri di via Tasso, sopportò per 59 giorni interrogatori e torture. Dopo la morte fu promosso tenente e capitano con anzianità 1° gennaio 1941.
Intrepido ed infaticabile combattente nella lotta armata contro gli oppressori nazi-fascisti, esponente del fronte clandestino romano, fu esempio costante ed eroico ai suoi uomini. Ricercato dal nemico, arrestato, seviziato, andò impavido verso la morte con la visione di quella grande Patria libera che fu il sogno di tutta la sua vita. Fosse Ardeatine (Roma), 24 marzo 1944.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 402.