SALVETTI Aldo

nasce il 27 novembre 1923 a Mirtetto (Massa). Partigiano combattente.

Di modesta famiglia di operai, apprendista carpentiere nell’industria marmifera, dopo l’8 settembre 1943 entrò a far parte del movimento di liberazione nella Lunigiana militando nella formazione Aldo Cartolari dipendente dalla Brigata d’assalto garibaldina Gino Menconi.

Non ancora diciottenne, volle volontariamente combattere coptro i nazifascisti e con il suo ardimento seppe procurarsi l’arma togliendola al nemico. Durante un audace attacco sferrato dai partigiani contro un presidio tedesco, cadde gravemente ferito sui reticolati da lui arditamente raggiunti. Catturato dal nemico fu sottoposto alle più inumane torture ed il giovane corpo fu mutilato in ogni parte dalle baionette tedesche. Trascinato sanguinante per le vie del paese, fu inchiodato crocifisso ancora vivente contro un portone, ma non un nome, non un indizio uscirono dalle sue labbra esangui. Prima di esalare l’ultimo respiro, disse ai suoi carnefici: Conoscerete i miei compagni quando verranno a vendicarmi. Esempio superbo di epico sacrificio. Castagnola di Massa, 19 settembre 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 546.