VATTERONI Roberto

nasce il 1° aprile 1926 a Carrara (https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2013/roberto-vatteroni). Partigiano combattente.

Studente nell’Istituto tecnico di Carrara, alla dichiarazione dell’armistizio dell’8 settembre 1943, abbandonati gli studi, si dedicò, diciassettenne appena, alla lotta clandestina rifugiandosi sulle montagne di Carrara. Aggregatosi alla Banda Ulivi, trasformatasi in seguito nella Brigata partigiana Gino Menconi, combatté sulle Alpi Apuane partecipando a numerosi atti di sabotaggio e a fatti d’arme contro i tedeschi fra cui quello nel settembre 1944 per la prima occupazione di Carrara, abbandonata qualche giorno dopo per l’arresto dell’offensiva alleata. Messosi in evidenza fin dall’inizio della sua attività partigiana, era stato nominato dal giugno 1944 commissario politico della Brigata con la qualifica di capitano. E’ il più giovane fra i viventi decorati di M.O. (Medaglia Oro); è membro del Comitato Centrale dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di guerra e segretario dell’A.N.P.I. Muore a  Roma il 5 aprile 2008 (https://www.anpi.it/donne-e-uomini/2013/roberto-vatteroni).

Organizzatore ed animatore infaticabile sapeva infondere ai suoi partigiani la stessa indefettibile fede e lo stesso indomito valore che furono suo patrimonio durante la dura lotta per la liberazione della Patria. Durante l’attacco ad un munito caposaldo tedesco guidava audacemente i compagni nella furibonda lotta e, benché due volte ferito, rifiutava ogni soccorso per non abbandonare il campo della battaglia. Portatosi a stento ove più ferveva la mischia, agitando il sanguinante moncherino di un braccio orrendamente mutilato, incitava i compagni a continuare la lotta fino al raggiungimento della vittoria. Bardine di San Terenzo (Carrara), 17 agosto 1944.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 523.