CASTELLI Agostino

CASTELLI AGOSTINO114di Raffaele e di Giuseppa Diana, nacque l’8 ottobre 1799 a Cagliari e morì a Bosa, presso Nuoro, il 16 gennaio 1848. Si arruolò nell’8^ compagnia della Guardia del Corpo del Re di Sardegna l’11 luglio 1817 e, quattro anni dopo ebbe la nomina onorifica a sottotenente di fanteria. Passò in soprannumero il 3 marzo 1823 nella divisione di Cavalleria Leggera di Sardegna, poi, nel settembre successivo, con lo stesso grado, fu trasferito nei Cacciatori di Nizza.
Dispensato dal servizio il 25 luglio 1827, fu riammesso nei quadri, il 10 settembre 1831, quale luogotenente di fanteria, ma, solo per poco tempo, poiché ottenne di rientrare il 16 giugno 1832 col grado di 1° tenente nel reggimento Cavalleggeri di Sardegna, ricostituito, nel marzo precedente, per i servizi di polizia nell’isola. Nello stesso reggimento ebbe anche la promozione a capitano nel febbraio 1839.
Ufficiale valoroso e risoluto, si era più volte distinto nelle operazioni contro il brigantaggio che ancora infieriva nell’isola, dovuto sia alle misere condizioni in cui viveva una parte della popolazione, sia allo spirito di ribellione alla legge ed all’autorità dello Stato di altra piccola parte di Sardi che si riteneva danneggiata dalle trasformazioni agrarie che erano state attuate col decreto sovrano del 1835 di abolizione dei feudi.
Il reggimento Cavalleggeri di Sardegna ebbe largo impiego per reprimere le azioni delittuose dei briganti e per riportare l’autorità della legge nelle città e nelle campagne.
Il Castelli, alla testa del suo squadrone, fu esempio di tenacia e di ardimento nell’affrontare personalmente il pericolo delle situazioni più difficili. Particolarmente la sua opera recò grande sollievo alla popolazione della provincia di Sassari con l’ardita impresa condotta il 15 luglio 1840 contro armati che, dalle montagne di Orgosolo, calavano nei centri abitati per compiervi rapine e delitti.
La prova di singolare coraggio di quel giorno offerta da] Castelli, fu premiata con la medaglia d’oro al valore concessagli con regio decreto 12 settembre 1840. Dice la motivazione: per l’importante spedizione da lui diretta il 15 luglio 1840 nelle montagne di Orgosolo (Sassari) contro facinorosi banditi, nella quale circostanza si distinse con intrepidezza e valore facendo cadere sotto la forza quattro di quei banditi i più famosi, compreso Salvatore Tuffu che diventato era il terrore di quelle contrade e che nella zuffa rimase ucciso.
Promosso successivamente maggiore e. trasferito nel personale delle piazze, ebbe il comando di quella di Bosa, presso Nuoro.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.276.