BERTOLOTTO Angelo

BERTOLOTTO ANGELO064di Andrea e di Angela Giuseppina Sodi, nacque a Roma il 1° luglio 1881 e morì nell’Ospedale di Marina di Napoli il 27 aprile 1907 per le ferite riportate il giorno precedente nello scoppio del sommergibile Foca.
Dal Collegio Militare di Roma passò all’Accademia Navale di Livorno il 16 agosto 1897. Riuscì primo classificato per la nomina a guardiamarina conseguita il 22 novembre 1900 ed assegnato al primo dipartimento marittimo. Ebbe vari imbarchi sulle navi da battaglia Lepanto dal dicembre 1900, Saint Bon dall’ottobre 1901 e Re Umberto dal maggio 1902, a seguito della promozione a sottotenente di vascello.
Chiamato all’Accademia Navale, vi prestò servizio dal novembre 1903 al luglio 1905 ed assolse il delicato compito di ufficiale addetto agli allievi.
Coltivò la sua mente nei severi studi della scienza navale ed in particolare dell’elettrotecnica e quando, nell’agosto 1907, ottenne di poter compiere la sua istruzione sui sommergibili, si dedicò con vero entusiasmo allo studio ed all’impiego della nuovissima arma. S’imbarcò dapprima sul Narvalo e poi sul Delfino; quindi, promosso tenente di vascello alla fine del 1908, qualche mese dopo passò quale ufficiale in seconda sul Foca, sommergibile di nuovissima costruzione che si trovava nella base di La Spezia, pronto ad eseguire le prove di collaudo.
Nel nuovo compito, al quale era stato chiamato dalla sua non dubbia preparazione, il Bertolotto fu efficace coadiutore del suo comandante per la messa a punto del nuovo potentissimo mezzo.
Durante il trasferimento da La Spezia a Venezia, il Foca, che sostava nel porto di Napoli ed aveva già compiuto il rifornimento di carburante, verso il tramonto del 26 aprile 1909, fu improvvisamente sconvolto da una esplosione. Una fortuita scintilla scaturita dagli accumulatori di prora del sommergibile aveva provocato lo scoppio della miscela dei vapori di benzina rimasti stagnanti nell’interno del battello. Dalle sovrastrutture del sommergibile, distrutte per lo scoppio, gli uomini a bordo vennero lanciati in mare. Dai soccorsi, prontamente giunti sul luogo della sciagura, il Bertolotto fu raccolto con le gambe spezzate e il braccio destro fratturato.
Tuttavia, in così grave frangente, egli fu esempio di sereno coraggio. Sopportò con stoica fermezza i dolori dell’intervento chirurgico e, consapevole della imminente fine, affrontò la morte con forza d’animo ammirevole.
Alla memoria del valoroso ufficiale, con r. d. 23 giugno 1910, fu concessa la medaglia d’oro al v. m. Dice la motivazione: Per l’eroico contegno e per l’elevato sentimento del dovere dimostrato dopo lo scoppio del sommergibile Foca mentre vi si trovava imbarcato. – Napoli, 26 aprile 1909.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1871 al 1914,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia, [Tipografia Regionale], Roma 1958,    p. 174.