FALQUI PES Efisio

FALQUI PES EFISIO113di Maurizio e di Angela Pes, nacque il 12 luglio 1790 a Tempio, presso Sassari.
Arruolatosi volontario nel 1808 nei Dragoni di Sardegna divenne, l’anno dopo, cadetto nel Reggimento Cavalleggeri di Sardegna alla costituzione di esso per i servizi di pubblica sicurezza nell’isola.
Con la promozione a sottotenente nel maggio 1816 passò nel Corpo dei Cacciatori Reali di Sardegna. Quindi fu promosso luogotenente nel 1822 e nel luglio dell’anno successivo entrò nel Corpo dei Carabinieri Reali, a seguito della formazione di una divisione della specialità, distaccata nell’isola, per l’avvenuta soppressione del Corpo dei Cacciatori Reali.
Promosso capitano nel 1829 fu trasferito, dopo quattro anni, nel ruolo di comandanti di piazza e destinato ad Oristano. Questi comandanti, che dipendevano dai governatori delle piazzeforti, esercitavano l’autorità politica e rispondevano della pubblica sicurezza e della polizia militare nel territorio.
Il Falqui nel nuovo incarico dette prova di non comune abilità e di avvedutezza distinguendosi nella repressione del brigantaggio che ancora infieriva nell’isola sia per triste retaggio della antica dominazione spagnuola, sia in conseguenza dei tumultuosi avvenimenti militari e politici che si erano succeduti in breve volgere di tempo.
Successivamente, nel 1835, a seguito del decreto sovrano di abolizione dei feudi, si manifestarono in alcune località dell’isola irrequietezze e ribellioni alla legge che servirono di pretesto a criminali per compiere azioni delittuose contro le persone e le cose.
Ancora in tale circostanza si prodigò il Falqui a difesa del pubblico bene. Egli, che nel gennaio 1836 aveva ottenuto la promozione a maggiore ed era ancora al comando della piazza di Oristano, dette nuova e particolare prova di coraggio e fermezza nella notte sul 13 febbraio di quell’anno, allorchè personalmente affrontò alcuni banditi che si erano introdotti con la violenza nell’abitazione dell’intendente militare di marina e riuscì a metterli in fuga ed a sventarne il disegno di impadronirsi dei fondi dell’amministrazione militare. Fu perciò decorato della medaglia d’oro al valore con regio decreto 30 aprile 1836. Dice la motivazione: per prova di singolare coraggio data nell’affrontare una banda di facinorosi che si erano introdotti in Oristano nella casa del r. amministratore di marina Licheri, coll’intento di depredarlo dei suoi fondi e di quelli dell’amministrazione.
Trasferito al comando della piazza di Cagliari nel 1839, l’anno successivo ebbe la promozione a luogotenente colonnello e fu destinato a Nuoro. Il 28 aprile 1848 fu dispensato dal servizio attivo e collocato nella riserva.


G. Carolei, G. Greganti, Le Medaglie d’oro al Valore Militare dal 1848 al 1870,  (a cura di), in Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare d’Italia,  [Grafischena], Roma 1950, p.274.