LIOTTA Aurelio

n. 1886 Sant’Agata di Militello (Messina) . Generale di Squadra aerea.

Uscito sottotenente dalla Scuola  Militare di Modena il 4 settembre 1908 e assegnato all’8° bersaglieri, tre anni dopo, promosso tenente, partecipava col reggimento alla guerra libica meritandosi un encomio solenne. Rimpatriato nell’ottobre 1912, entrava poi in guerra con l’VIII battaglione bersaglieri ciclisti il 29 maggio 1915. Nel luglio era promosso capitano nel 3° bersaglieri e nel gennaio 1916 lasciava la zona di guerra per seguire il corso piloti al battaglione Scuole Aviatori. Pilota militare dal l° luglio, assumeva poco dopo il comando della Scuola di Cameri e nel giugno 1917 quello del Campo Scuola di Venaria Reale. Promosso maggiore nell’agosto successivo, un anno dopo, nel luglio 1918, partiva in volo per l’Albania per assumere il comando dell’8° gruppo aeroplani ed ·in seguito, nel settembre quello della 116^ squadriglia. Rimpatriato il 20 agosto 1920, veniva assegnato al Corpo Aeronautico dapprima, poi al 3° raggruppamento di ricognizione nell’aprile 1921, al l° raggruppamento da caccia nel settembre ed infine al 2° raggruppamento aeroplani, quale comandante, nel marzo 1923. Nell’ottobre dello stesso anno entrava a far parte col suo grado nell’A.A.(Arma Aeronautica) ove veniva promosso tenente colonnello nel 1925, colonnello a scelta nel luglio 1927 e generale di brigata a scelta assoluta nel settembre 1931. Nell’ottobre 1933, promosso generale di divisione assumeva il comando della III Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale) e nel febbraio 1936 era promosso generale di Squadra. In Africa Orientale assumeva il comando dell’Aeronautica nel dicembre 1936. Rimpatriato nel marzo 1937 in seguito alle numerose e gravi ferite riportate nell’attentato al Vice Re, veniva nominato pochi mesi dopo addetto militare aeronautico presso l’Ambasciata italiana a Berlino. Rientrato a missione ultimata assumeva nella seconda guerra mondiale, il comando dei Servizi aerei speciali e alla fine del 1941 veniva collocato in ausiliaria per limiti di età. Nominato Senatore del Regno, il 26 marzo 1948 decedeva nel paese nativo.

 Altre decorazioni : Medaglia Argento (Cielo di Valona, 1920); Medaglia Argento (Arbagona-Sidamo, 1937); Cav. O.M.S. (Cavaliere Ordine Operazioni Spagna) (AfricaOrientale, 1936- 1937).

Quale comandante dell’Aeronautica dell’A.O.I (Africa Orientale Italiana), durante le operazioni per l’occupazione integrale del territorio dell’Impero, assolveva il grave compito con lo slancio del suo temperamento dinamico e generoso, mettendo in luce eccellenti qualità di capo, di organizzatore e di valoroso tra i valorosi. Pilota d’entusiasmo senza pari, sempre primo fra i primi dove più forte era il rischio, più infido era il terreno e più insidiosa la sorpresa, sprezzante delle difficoltà e del pericolo, portava in ogni azione il contributo della sua grande perizia, del ragionato suo coraggio e la forza dell’esempio più sublime. Per meglio collaborare al successo delle operazioni, non esitava a compiere atterraggi di fortuna presso comandi di colonne operanti ed in terreni infestati da ribelli. In occasione dell’attentato del 19 febbraio 1937, visto cadere il Vice Re gravemente ferito, con generoso impulso, si slanciava audacemente contro gli attentatori con l’intenzione di fare scudo del suo corpo al Vice Re ed impedire che fosse ulteriormente colpito; ma, nell’attuazione del nobile gesto, una bomba gli maciullava una gamba e lo feriva gravemente in altre parti del corpo. Prima di abbandonarsi alle cure necessarie, sopportando con vero stoicismo le atroci sofferenze delle mutilazioni subite, impartiva al Capo di Stato Maggiore gli ordini per l’immediato intervento degli apparecchi sul cielo della Capitale per parare gli eventuali ulteriori sviluppi dell’attentato. Esempio luminoso di altissimo senso del dovere, di nobile spirito di sacrificio e di ragionato coraggio. Africa Orientale Italiana, settembre 1936- febbraio 1937.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 211.