FRUTTINI Lamberto

n. 1899 Perugia. Capitano s.p.e. A.A.r.n. servizio permanente effettivo Arma Aeronautica ruolo naviganti, pilota.

Studente del terzo anno d’istituto tecnico, lasciò i banchi della scuola per partecipare alla guerra contro l’Austria, arruolato nel 6° reggimento artiglieria da fortezza. Passato al Deposito aviatori in Torino ottenne il brevetto di pilota nel giugno 1918 nella 71^ squadriglia caccia. Quindi nell’agosto 1919 fu in Albania con l’85° squadriglia. Partecipò all’impresa di Fiume e venne congedato nel febbraio 1921. Riassunto in servizio nel febbraio 1923 col grado di sergente pilota passò al 13° stormo da bombardamento. Dopo aver frequentato il corso integrativo nell’Accademia Aeronautica ottenne nel febbraio 1927 la nomina a sottotenente in s.p.e. nell’A.A. nello stesso 13° stormo e la promozione a tenente alcuni mesi dopo. Nel settembre 1933 fu trasferito all’aviazione della Tripolitania e, promosso capitano, fu mobilitato per le operazioni in A.O. (Africa Orientale) (1935-36). Inviato in missione speciale oltremare il 30 settembre 1937. Nel combattimento del 25 luglio 1938, si sacrificava con lui il maresciallo Moro, che ricevuto l’ordine di lanciarsi col paracadute dall’apparecchio colpito in pieno da una granata, rinunciava alla sicura salvezza per restare al fianco del proprio comandante.

Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, comandante di squadriglia da bombardamento dell’aviazione legionaria, era costante esempio di ardimento e perizia, conducendo a termine le sue rischiose missioni, anche con l’aereo colpito dal fuoco nemico. Nell’azione di martellamento dei ponti sull’Ebro, abbassatosi a poche centinaia di metri per essere più preciso nel tiro, aveva l’apparecchio colpito in pieno da una granata che uccideva il motorista e devastava l’apparecchio, compromettendone gravemente la stabilità. Ordinato ai camerati di lanciarsi successivamente col paracadute, rimaneva al suo posto di comando. Nel generoso tentativo di riportare l’apparecchio entro le linee nazionali, immolava gloriosamente la sua balda giovinezza per la grandezza della Patria Fascista. Cielo di Spagna, dicembre 1937 – 25 luglio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 326.