MANCA di MORES Ettore,

n. 1877 Sassari. Generale di Divisione, comandante L’Artiglieria del C.T.V. (Corpo Truppe Volontari).

 

Allievo nell’Accademia Militare di Torino nell’ottobre 1897 quale studente universitario del 3° anno della facoltà di ingegneria, fu nominato sottotenente di artiglieria in s.p.e. (servizio permanente  effettivo) nel settembre dell’anno successivo. Con la promozione a tenente nel maggio 1900 fu assegnato alla 9^ Brigata artiglieria da costa della Sardegna. Nella prima guerra mondiale ebbe col grado di capitano nel 1915 il comando di una batteria del 46° reggimento rimanendo ferito in combattimento. Fu addetto al comando della 17^ Divisione e, promosso tenente colonnello nel 1918, passò al comando artiglieria del XXVIII C.A. (Corpo d’Armata). Con la promozione a colonnello nel marzo 1926 fu prima a disposizione del comando della 1^ Armata e poi assegnato quale insegnante alla Scuola di guerra; nel gennaio 1932 assunse il comando del 10° reggimento pesante campale. Promosso generale di Brigata per meriti eccezionali nell’agosto 1934 ebbe il comando delle truppe nelle isole dell’Egeo e nel 1937 fu assegnato al Ministero della Guerra per incarichi speciali. Dal 3 maggio 1937 al 4 novembre 1938 ebbe il comando dell’artiglieria del Corpo Truppe Volontarie in Spagna. Partecipò alla seconda guerra mondiale, dall’11 marzo 1941 col grado di generale di Corpo d’Armata, comandante superiore dell’artiglieria in A.S. (Africa Settentrionale). Collocato nella riserva per età nel 1947. Risiede a Roma.

Altre decorazioni: Generale di Divisione per merito di guerra (1937-1938); M.A. )Medaglia Argento) (Castelnuovo Carso, 1915); M.A. (Teruel, 1938); cavaliere O.M.I. (Ordine Militare d’Italia) (Carso, 1915); commendatore O.M.I. (A.S. Africa Settentrionale, 1941-1942).

Ufficiale generale che in pace e in guerra ha emerso sempre quale organizzatore sagace, animatore di eccezione, capo insuperato. Comandante dell’artiglieria legionaria in O.M.S. (Operazioni Militari Spagna) ha dato alle operazioni, oltre che il concorso inestimabile della sua dottrina, della sua esperienza, della sua passione, quello del suo valore sul campo, imponendosi colla sua opera e colla sua bravura, all’ammirazione di amici e nemici e tenendo alto il nostro prestigio in terra straniera. Ha ben meritato dall’Esercito e dal  Paese. – O.M.S., maggio 1937 – novembre 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 338.