DELL’ORO Antonio

n. 1908 Lecco. Capitano s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Compiuti gli studi presso l’Istituto industriale di Bergamo, entrava in aviazione come allievo ufficiale di complemento nel febbraio 1929. Aviere scelto nel luglio dello stesso anno, sergente nell’aprile 1930 e sottotenente nell’agosto successivo, era assegnato alla 31^ squadriglia da ricognizione del 20° stormo. Ultimato il servizio di prima nomina rinunciava al grado per essere ammesso all’Accademia Aeronautica di Caserta. Uscito aspirante nell’ottobre 1932, era promosso sottotenente un anno più tardi e nel 1934 tenente. Chiamato all’Accademia come istruttore vi rimaneva fino al luglio 1937, allorché promosso capitano, veniva destinato al 32° stormo da bombardamento. Dal maggio all’ottobre 1938 fu in Spagna ove si prodigò in numerose e rischiose azioni al comando di una squadriglia da bombardamento. Rimpatriato, veniva destinato a domanda nella specialità d’assalto e lo scoppio della seconda guerra mondiale lo trovò in Cirenaica al comando della 159^ squadriglia d’assalto del 50° stormo. L’8 ottobre 1940, mentre scaricava le ultime cartucce su mezzi corazzati in fuga, cadeva colpito dalla reazione contraerea dei mezzi stessi.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Cielo di Spagna, 1938); M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo di Spagna, 1938); M.B. (Spagna, 1938).

Comandante di reparto di aviazione d’assalto, in quattro mesi di dura campagna, conduceva con tenacia, valore ed insuperata perizia i propri gregari all’attacco di mezzi corazzati e di munite posizioni nemiche, infliggendo all’avversario forti perdite. In una missione particolarmente rischiosa, diretta contro formazioni corazzate, lanciatosi con impeto eroico da bassa quota, incurante della violenta reazione nemica, inquadrava ed avvolgeva il bersaglio con preciso tiro di bombe, spezzoni e raffiche di mitragliatrice, obbligando il nemico a cercare scampo nella fuga. Nell’impeto di un ultimo assalto, condotto alla minima distanza, precipitava, rogo fiammante, sull’obiettivo, immolando la giovane esistenza per la Patria e rinnovellando con il suo ardimentoso gesto le più pure e gloriose gesta dell’Arma del Cielo. Cielo della Marmarica e di Bir Kamsat, giugno – ottobre 1940.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 434.