BANDINI Roberto

nasce a Colle di Val d’Elsa (Siena) il 28 gennaio 1917 (https://www.anpdisiena.it/chi-siamo/ten-m-o-v-m-roberto-bandini/). Tenente complemento, 1860 reggimento fanteria, Divisione Folgore.

Iscritto nella facoltà di chimica presso l’università di Firenze, interrompeva gli studi per arruolarsi volontario, a 18 anni, nel VI battaglione mitraglieri CC.NN. (Camicie Nere) col quale, inquadrato nella Divisione Tevere, prendeva parte alla campagna etiopica in A.O. (Africa Orientale). Rimpatriato a metà giugno del 1936, ottenne subito la nomina a sottotenente di complemento nella specialità granatieri e, compiuto il servizio di prima nomina presso il 1° granatieri, fu collocato in congedo nel febbraio 1937. Richiamato nel settembre dello stesso anno ritornò in A.O. col XCVII battaglione CC.NN. rimanendovi fino al novembre 1939. Rientrato in Italia, riprendeva gli studi interrotti conseguendo, intanto, la promozione a ten. nell’otto 1940. A fine d’anno chiamato nuovamente alle armi e destinato al 3° granatieri partecipò alle operazioni di guerra sul fronte greco fino all’ottobre del 1941, allorché ottenne il trasferimento al 186° reggimento paracadutisti della Divisione Folgore. Il 15 luglio 1942 partì per l’A.S. (Africa Settentrionale).

Comandante di un centro di fuoco sulla linea di resistenza, attaccato da preponderanti forze motorizzate sostenute dall’intenso efficace tiro di artiglieria, reagiva con perizia e valore riuscendo ad arrestare l’impeto nemico e a ristabilire la situazione con audace contrassalto. Ferito, continuava a mantenerè il comando del centro sottoposto alla pressione nemica. Attaccato nuovamente, resisteva imperterrito a malgrado delle gravi perdite subite e quindi contrassaltava con violenza. Gravemente ferito una seconda volta, persisteva nell’impari lotta alimentando lo spirito combattivo dei suoi valorosi paracadutisti col suo eroico esempio. Colpito per la terza volta protraeva l’azione, culminante in epica mischia all’arma bianca, finché cadeva sull’estremo lembo della posizione da lui contesa all’avversario per tre giorni con ammirabile tenacia. Purissimo esempio di leggendario eroismo, chiudeva la sua giovane esistenza al grido di Avanti la Folgore. Viva l’ltalia. – Quota 125 di Qaret el Himmeimat (Egitto), 23 -25 ottobre 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 101.