BIANCHI Pietro

nasce a Stradella (Pavia) il 15 luglio 1915 (Wikipedia). Maresciallo di 3^ classe A.A. (Arma Aeronautica), pilota.

Diplomatosi ragioniere, si arruolò volontario in Aeronautica nel 1936 come allievo sergente pilota e inviato prima al corso di pilotaggio al campo di Taliedo e poi alla Scuola centrale di Portorose, conseguì la promozione a sergente nel giugno 1937. Assegnato alla 162^ squadriglia dell’88° gruppo autonomo a Vigna di Valle, ottenne un encomio per l’audace tentativo di salvamento dell’equipaggio di un aereo precipitato nel lago. Promosso sergente maggiore nel 1938, due anni dopo, in febbraio, fu trasferito alla 352^ squadriglia da caccia del 56° stormo con la quale entrò in guerra sul fronte occidentale. Partecipò poi a numerose azioni su Malta e, dal settembre dello stesso anno, sull’Inghilterra, facendo parte del C.A.I. -Corpo Aeronautico Italiano-. Rimpatriato venne inviato con la squadro in A.S. (Africa Settentrionale) dove conseguì la promozione a maresciallo di 3^ classe. Alla fine del 1941 rientrava in Italia per rinnovare con la stessa squadriglia sul cielo di Malta e del Mediterraneo le sue ardite azioni di guerra.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Malta, luglio 1942); M.A. (Mediterraneo, agosto 1942); M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo A.S.I. (Africa Settentrionale Italiana), luglio-dicembre 1941); Cr. g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Sidi el Barrani, settembre 1941); Cr. g. al V.M. (Marmarica, 1941).

Pilota da caccia di eccezionale valore. La sua ala sempre vittoriosa in tutti i cieli di battaglia affermava sempre più la sua abilità, il coraggio e l’indomabile potenza della sua anima di soldato; in 27 aspri combattimenti quattro volte piegava personalmente il nemico e collaborava all’abbattimento di 56 aerei avversari. Durante l’ultimo ciclo operativo a difesa del suolo Sardo, nella stessa giornata, dopo un aspro combattimento vittorioso, volontario si offriva per incontrare ancora una volta il nemico e, sopraffatto dal numero, cadeva in un alone di gloria imperitura. Il mare accolse la sua spoglia di puro eroe per il quale il combattimento era la vita. Cielo di Capo Pula (Cagliari), 2 agosto 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 269.