BIRAGO Dalmazio Giovanni

birago-dalmazion. 11 aprile 1908 Alessandria. Sergente motorista A.A. (Arma Aeronautica).

Nel 1927, non ancora ventenne, otteneva l’arruolamento nell’Aeronautica destinato dapprima alla Scuola di Capua e successivamente al Campo di Mirafiori a Torino ove conseguì la specializzazione a motorista riuscendo tra i primi classificati. Distintosi per volontà ed ardimento veniva assegnato col grado di aviere scelto, nel marzo 1928, al Reparto di alta velocità di Desenzano ove otteneva un encomio per essersi distinto nel recupero di due apparecchi precipitati nel lago. Nel marzo 1935 era fra i primi a partire per l’Eritrea col 7° Stormo mobilitato, passando alla squadriglia La disperata. Nella prima azione di bombardamento che compiva sul campo di Makallè, col grado di sergente, appena conseguito, veniva gravemente ferito alla gamba sinistra da pallottola esplosiva e moriva il 20 novembre 1935 nell’ospedale da campo n. 77 di Asmara dopo avere sopportato con stoicismo l’amputazione dell’arto.

Motorista mitragliere a bordo di un trimotore in azione di bombardamento e di mitragliamento, a volo rasente su dense orde abissine, aveva la coscia sinistra sfracellata da una pallottola esplosiva. Ciò nonostante si rifiutava di abbandonare la mitragliatrice continuando a rovesciare bene aggiustate raffiche sul nemico. Consentiva di lasciarsi trasportare in fondo alla fusoliera e a farsi legare l’arto ferito solo sulla via del ritorno, durante il quale continuava la propria opera di motorista scrivendo le avvertenze da seguire per il funzionamento dei motori ed inneggiando alla Patria ed alla missione compiuta. A parole di plauso rispondeva di avere compiuto solamente il proprio dovere. Sottoposto ad amputazione dell’arto, conservava sino all’estremo cosciente fermezza e virile coraggio invocando i nomi del Re, del Duce e dell’Italia. Cielo di Amba Alagi – Macallè, 18 novembre 1935. 


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 130.