BOSELLI Roberto

n. 1911 Bologna. Tenente complemento artiglieria, sezione cannoni da 65/17, 7° reggimento CC. NN. (Camicie Nere).

Ammesso a ritardare il servizio militare perché studente nella facoltà fisico-matematica dell’Università di Bologna, fu ammesso al corso allievi ufficiali di complemento Arma di artiglieria alla Scuola di Bra nel novembre 1935. Fu promosso sottotenente di artiglieria nel maggio del 1936 e destinato al 16° reggimento artiglieria Divisione fanteria. Trattenuto alle armi ed inviato in servizio oltremare, sbarcò a Cadice nel gennaio 1937. Passato effettivo alla batteria cannoni da 65/17 del V gruppo CC.NN. (Camicie Nere) della Divisione 23 Marzo, otteneva l’avanzamento straordinario per meriti eccezionali nel grado di sottotenente con anzianità 1934. Alla sua memoria l’Università di Bologna concesse nel 1939 la laurea ad honorem in fisico-matematica. Nipote della Medaglia d’Oro al Valor Militare alla memoria, Rodolfo Boselli, tenente d’artiglieria da montagna caduto in Libia nel 1912.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (quota 1091, luglio 1938); M.B. (Mundejes, aprile 1938); Cr. g. V.M. (Croce di guerra al Valor Militare) (quota 220, agosto 1937).

Comandante di Sezione di accompagnamento, dopo aver sfidato la morte nelle operazioni dell’agosto 1937 a quota 920 e dell’aprile 1938 a Mundejes, il 22 settembre 1938, in azione controffensiva, con instancabile slancio, sprezzo del pericolo e pronto intuito postava i pezzi in ardita posizione allo scoperto, battendo con grande efficacia le formazioni nemiche. Fatto segno a concentramenti di fuoco di artiglieria, ferito, continuava con fermezza ed alto spirito di sacrificio la sua azione, fino a che cadeva colpito a morte presso i suoi pezzi, che così efficacemente avevano contribuito alla vittoria. Esempio mirabile di coscienza del proprio dovere e sprezzo del pericolo. Sierra de Javalambre, 22 settembre 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 334.