CONTE Giovanni
n. 1913 S. Pietro Infine (Napoli). Tenente complemento fanteria, I battaglione misto d’assalto Frecce Azzurre.
Nell’Istituto magistrale S. Pizzi di Capua conseguì l’abilitazione magistrale nell’autunno del 1934 e nell’aprile dell’anno successivo fu chiamato alle armi ed assegnato al 53° reggimento fanteria per istruzione. Collocato in congedo nell’ottobre 1935, fu ammesso un mese dopo, quale aspirante allievo ufficiale di complemento, alla Scuola di Palermo presso il 6° reggimento fanteria Aosta. Nominato aspirante ufficiale nel marzo 1936 e sottotenente nel settembre dello stesso anno presso il 15° reggimento fanteria ebbe l’incarico della istruzione ai sottufficiali sulle mitragliatrici. Ricollocato in congedo ed assunto in forza nella Milizia partì volontario per la Spagna e sbarcò a Cadice il 1° gennaio 1937 col 551° battaglione bis. Nel combattimento del 24 settembre 1937 ferito gravemente da una raffica di mitragliatrice alla gamba destra subi nell’ospedale di Saragozza l’amputazione dell’arto. Decedette dopo 4 giorni per sopraggiunta setticemia.
Ufficiale di complemento, avendo incontrato difficoltà ad essere incluso in tale veste in un corpo di spedizione all’estero, vi si arruolava volontario come semplice camicia nera. Reintegrato successivamente nel grado rinunziò agli assegni ad esso spettanti, versandoli ad opere assistenziali. In un duro combattimento, comandante di plotone mitraglieri, trascinava i suoi uomini all’assalto. Sfracellatagli la gamba destra da una raffica non riuscendo a reggersi più oltre, rifiutando ogni soccorso, si trascinava carponi continuando nella sua azione di comando e di incitamento. Trasportato ormai esangue all‘ospedale, stoicamente sopportava l’amputazione dell’arto. Riuscito vano ogni intervento medico, spirava serenamente dedicando i suoi ultimi pensieri alla Patria ed al Duce. Magnifica figura di ufficiale e di fascista. – Paridera de Arriba (Aragona), 24 settembre 1937.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 259.