DI MARZIO Gioacchino

nasce nel 1913 a Spoltore (Pescara). Tenente complemento fanteria, IV battaglione coloniale Toselli.

Diplomatosi ragioniere nell’Istituto tecnico di Vasto nel 1934, veniva ammesso nel novemnbre dello stesso anno al corso allievi ufficiali di complemento presso il 94° reggimento fanteria uscendone sottotenente l’anno dopo. Assegnato al 2° reggimento granatieri di Sardegna, fu collocato in congedo il 15 giugno 1935. Nel marzo 1939, richiamato in servizio col grado di tenente veniva trasferito al R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) dell’Eritrea. Destinato al IV battaglione Toselli della II Brigata coloniale partecipava alle operazioni di grande polizia coloniale, prima, e alle operazioni di guerra, ,poi, dal giugno 1940.

Dopo essersi prodigato, con eroica fermezza e cosciente sprezzo del pericolo, per più giorni di asprissimi combattimenti, sempre culminati da furibonde mischie all’arma bianca, capovolgeva situazioni disperate. In un ultimo travolgente attacco, per quanto gravemente contuso in più parti del corpo, riusciva col resto dei suoi valorosi a rientrare parzialmente in possesso di una delicata posizione, precedentemente perduta da altro reparto fortemente decimato, e che altri battaglioni avevano eroicamente, ma invano, tentato di riconquistare. Nella fase culminante della leggendaria riconquista, avuto squarciato il fianco destro, da una raffica di mitragliatrice, tratteneva con la sinistra gli intestini che fuoriuscivano, per tre volte cadde e si rizzò in faccia al nemico che, attonito dalla sublime prodezza, ristette per qualche istante dall’ usare le armi. Giunto all’ estremo delle forze, trovò l’energia di lanciare l’ultima bomba verso il nemico, gridando Siamo del IV Toselli.  – Cheren, 2 febbraio-21 marzo 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 606.