FANTINA Egidio Aldo

n. 1915 Paderno del Grappa (Treviso). Sottotenente complemento, 8° reggimento alpini, battaglione Val Fella.

Nato e cresciuto alle pendici del Grappa non poteva che arruolarsi negli alpini. Conseguita la laurea in lettere nell’Università di Padova ed iscritto nella Facoltà di giurisprudenza, veniva ammesso nel 1938 alla Scuola allievi ufficiali di Bassano. Nominato sottotenente e destinato al 9° reggimento alpini, fu trasferito, alla dichiarazione di guerra, al battaglione Val Pescara, del gruppo alpini Valle. Iniziatesi le ostilità contro la Grecia, ottenne di far parte del battaglione Val Fella, già dislocato in Albania e il 9 novembre 1940 raggiunse Valona per via aerea. Costituitosi nel febbraio 1941 il reparto arditi del Val Fella, ne assumeva il comando. Il 5 novembre 1941 gli venne conferita dall’Università di Padova la laurea ad honorem in giurisprudenza alla memoria.

Altre decorazioni: Medaglia Argento sul campo (Grecia, novembre-dicembre 1940).

Degno figlio di una stirpe di eroi, partecipò con entusiasmo a tutte le azioni del suo reparto e ogni suo atto fu un atto di valore. Nella riconquista di una forte munitissima posizione, alla testa dei suoi arditi si slanciava contro il nemico balzando per primo nella trincea avversaria. Ferito in più parti del corpo da numerosissime schegge di bombe a mano non si curava di farsi medicare, ma si teneva fermo sulla posizione conquistata. Colpito una seconda volta e gravemente alla testa ed al torace continuava ad incuorare i suoi alpini, finché un colpo di fucile sparatogli a bruciapelo non lo faceva cadere mortalmente ferito. Ma le lacerazioni della carne non fiaccarono il suo spirito eroico, agli alpini che lo trasportavano al posto di medicazione continuava a ripetere: non vi curate di me, avanti, avanti sempre per la grandezza e per la gloria dell’Italia. Esempio fulgidissimo del più puro eroismo. Monte Golico, 8 marzo 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 587.