FARINA Giovanni

nasce a Napoli il 23 luglio 1901 (Wikipedia). Colonnello s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Diplomatosi costruttore navale nell’Istituto nautico di Napoli, si arruolava nella Marina dove conseguiva la promozione a sottotenente di complemento del Genio Navale. Nel luglio 1934 fu trasferito nell’Areonautica col grado di sottotenente in s.p.e. conseguendo nel settembre dello stesso anno il brevetto di pilota militare di idrovolante. Tenente nel luglio 1925, passava due anni dopo all’Accademia Aeronautica di Caserta come insegnante. Successivamente prestò servizio presso il Comando Aeronautica Jonio e Basso Adriatico e al reparto Alta Velocità dal febbraio 1929. Promosso capitano nel giugno 1930, fu al Tribunale Militare di Napoli come giudice effettivo; maggiore nel giugno 1936 fu trasferito all’Aviazione dell’Alto Tirreno. Prendeva poi imbarco sul Zara come capo del servizio aereo della la Squadra Navale ed in seguito sulla Cavour e sempre con tale incarico si meritava un encomio per la organizzazione di un corso per il catapultamento dei piloti destinati all’imbarco. Tenente colonnello nel 1938, dopo aver partecipato alla spedizione in Albania nel 1939, veniva mobilitato l’11 giugno 1940 e trasferito al 16° stormo da bombardamento come comandante. Nel giugno 1942, da colonnello assumeva il comando del 36° stormo aerosiluranti.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Mare Jonio, 1940); Cr.g. al V.M. (Mediterraneo Centrale, 1941).

Comandante di uno stormo di aereosiluranti che in gloriosa precedente azione aveva conquistato per la sua bandiera la più alta ricompensa militare, compreso dell’altissimo onore e della sublime consegna riusciva in breve tempo a fondere la sua anima di capo magnifico con quella dei suoi eroici equipaggi. In una radiosa giornata di battaglia aeronavale, a capo dei suoi reparti, deciso al sacrificio, si scagliava, cuore, velivolo e arma contro una potente formazione navale nemica incurante e sprezzante della rabbiosa reazione. Dall’epica azione, che si concludeva con l’affondamento ed il danneggiamento di numerose unità nemiche, non faceva ritorno alla base. Cielo della Sardegna, 14 giugno 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 28.