FERRARI ORSI Federico

nasce a Rivoli (Torino) il 18 dicembre 1886 (Wikipedia). Generale di C. d’A. (Corpo d’Armata), comandante del X C. d’A.

Compiuti gli studi classici a Torino ed iscrittosi nella facoltà di legge, sceglieva a 21 anni la carriera militare. Uscito sottotenente di cavalleria da Modena nel 1909 ed assegnato al Reggimento Lancieri di Mantova, fu promosso tenente nel 1912. Dal 1913 al 1916 prestò servizio in Libia nel Reggimento Cavalleggeri di Piacenza. Rimpatriato e promosso capitano, si distingueva subito al comando di una batteria bombarde nella prima guerra mondiale riportando due ferite in combattimento. Dal giugno 1919 all’agosto 1920 faceva parte del Corpo di spedizione italiano, in Anatolia, quindi, a domanda, ritornò in Libia dove organizzò il Corpo degli Spahis che comandò coi gradi di capitano e tenente colonnello. Segnalatosi nella riconquista del Gebel Cirenaico e della Gefara, rimpatriava col grado di colonnello nel 1931 per assumere il comando dei Cavalleggeri Aosta. Fu poi comandante in seconda della Scuola di applicazione di cavalleria e dal giugno 1936 fu nominato comandante della Scuola centrale delle truppe celeri a Civitavecchia. Promosso generale di brigata nell’ottobre successivo, prestò prima servizio alla Divisione motorizzata Trento come vice comandante e poi alla Divisione celere Eugenio di Savoia con funzioni di comandante. Mobilitato alla dichiarazione di guerra col grado di generale di Divisione, assunse il comando interillale del C.d’A. celere col quale operò alla frontiera jugoslava e in Balcania dall’aprile al settembre 1941. L’anno dopo, in agosto, destinato in A.S. (Africa Settentrionale) assumeva il comando del X C.d’A. Dopo la sua morte fu promosso generale di C.d’A. con anzianità 4 ottobre 1942.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Ceoce di guerra al Valore Militare) (Zuetina, marzo 1914); Cr.g. al V.M. (Agedabia, aprile 1914); M.B. (Medaglia Bronzo) (Luetafia, luglio 1914); M.B. (Valle S. Pellegrino, marzo 1916); M.A. (Medaglia Argento) (M. Zebio, giugno 1917); M.B. (Udine, novembre 1918); Cr.g. al V.M. (Sidi es Saiach, maggio 1922); Cr.g. al V.M. (Bir Gnem, giugno 1922); M.A. (Bir Gelas, settembre 1923); M.A. (Beni Ulid, dicembre 1923); maggiore per m. g. (meriti di guerra)  (giugno 1923); colonnello per m.g. (marzo 1930).

Comandante di Corpo d’Armata fortemente impegnato sul fronte egiziano, in ripetute difficili circostanze faceva rifulgere, oltre ogni limite di audacia, soldato fra i soldati, le sue mirabili doti di valorosissimo condottiero. Più volte decorato nelle guerre precedenti, ovunque presente nel teatro della battaglia, nulla risparmiava a se stesso pur di assicurare, anche con l’efficacia dell’esempio, il conseguimento degli obiettivi assegnati alla sua unità. Portatosi, incurante del gravissimo ed imminente pericolo cui s’esponeva, sulla linea più avanzata in zona aspramente battuta e contesa dall’avversario, al fine di ispezionare alcuni dispositivi di sicurezza, cadeva colpito a morte, suggellando con il supremo sacrificio della vita la sua nobile ed eroica esistenza. Puro simbolo d’ogni più alta virtù militare. – Fronte egiziano, 18 ottobre 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 95.