FERRARO Luigi

nasce a Quarto dei Mille (Genova) il 3 novembre 1914 (Wikipedia). Tenente complemento artiglieria.

Trasferitosi in Libia a 14 anni con i genitori, che avevano ottenuta una concessione agricola, conseguì a Tripoli l’abilitazione magistrale nel 1935 e a Roma l’abilitazione ad insegnante di educazione fisica nell’Accademia della Farnesina nel 1937. All’inizio della seconda guerra mondiale, frequentò un corso di addestramento pratico per ufficiali di complemento e fu nominato sottotenente di artiglieria assegnato al 20° reggimento di C.A. (Corpo d’Armata). Passato poi a disposizione della Milizia nella MILMART (Milizia Marittima di Artiglieria) ebbe il comando nel 1942 di una batteria costiera. Nel settembre dello stesso anno poté finalmente ottenere l’assegnazione alla Scuola sommozzatori di Livorno Gruppo Gamma e, ultimato il corso preparatorio, ne divenne vicecomandante ed istruttore. La sua proposta di portarsi a Tripoli per compiere azioni di sabotaggio navale nel territorio occupato dal nemico durante la prima offensiva inglese venne accolta dopo molte difficoltà e quando gli fu concessa la utilizzazione come secondo della moglie che fu ammessa alla scuola di Livorno per un rapido e segreto addestramento. Tuttavia per il precipitare della situazione militare nella Libia, poiché la Signora Ferraro non aveva terminata la sua preparazione, egli partì, solo, nel febbraio 1943 in aereo con il materiale bellico necessario alle azioni di sabotaggio. Atterrato a Sfax non poté raggiungere Tripoli, già occupata dalle truppe delle Nazioni Unite. Nella successiva missione che gli fu affidata, circa un mese dopo, dalla base di Alessandria, con la figura giuridica di impiegato di quel Consolato italiano, condusse azioni di sabotaggio contro navi nemiche nel giugno 1943 con l’affondamento del piroscafo Orion carico di minerale cromo, nel luglio, in due successive missioni a Mersina, con l’arenamento del piroscafo Kaytuna e il danneggiamento del Sicilian Prince ed infine con l’affondamento del Fernplant, norvegese, carico di minerale cromo. Rientrato in Italia nell’agosto 1943 preparò altro ciclo di azioni che per la dichiarazione dell’armistizio non poté essere più compiuto. Dal giugno 1945 al marzo 1948 fu a disposizione del Ministero Marina per le ricerche delle navi affondate lungo la costa. Curò la divulgazione della tecnica delle immersioni subacquee fra i civili. Nel 1952 organizzò e svolse corsi di addestramento per sommozzatori per conto del Ministero dell’Interno, ai quali parteciparono anche carabinieri, guardie di finanza e militari del genio. Diede poi inizio ed impulso all’organizzazione sportiva subacquea nazionale ed internazionale. E’ Presidente di Società sportive nazionali e componente del Consiglio Nazionale Direttivo della Federazione italiana pesca sportiva, nonché vice Presidente della Confederazione mondiale delle attività subacquee. E’ morto a Genova il 5 gennaio 2006 (Wikipedia).

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Tripoli, 3 maggio 1941).

Volontario della specialità Gamma nei mezzi d’assalto della Marina militare, portava da solo a compimento quattro successive azioni contro quattro navi nemiche, di tre delle quali si è potuto accertare l’affondamento. Per le difficilissime condizioni dell’ambiente in cui ha dovuto operare e per la crescente vigilanza avversaria, ha coscientemente affrontato e superato rischi mortali sempre maggiori, dando prova di esemplare noncuranza del pericolo, di chiaroveggente freddezza, d’insuperabile perizia tecnica e d’inesausto amor di Patria. l risultati da lui ottenuti aggiungevano nuove glorie a quelle che già avevano reso famosi nel mondo i mezzi navali d’assalto italiani. Mediterraneo, 7 luglio 4 agosto 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 270.