GIROLAMI Victor Hugo

nasce a Roma il 24 aprile 1910 (Wikipedia). Capitano s.p.e. A.A.(servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Insegnante elementare a Roma, iniziò la carriera delle armi in artiglieria arruolandosi volontario nel marzo 1929. Nominato sottotenente di complemento nel 13° reggimento artiglieria divisionale, fu congedato nel 1932 e due anni più tardi, a domanda, venne trasferito col proprio grado, nei ruoli dell’Aeronautica. Richiamato a domanda nel 1935, conseguì nella Scuola centrale di pilotaggio il brevetto di pilota militare, e nel dicembre dello stesso anno, partì volontario per l’A.O. (Africa Orientale). Prese parte alla campagna etiopica colla squadriglia Ro 1 Libia e promosso tenente nel marzo 1937, nel settembre successivo rimpatriò e volontario partì in novembre per la Spagna. Rientrato in Patria nel luglio 1938, pochi mesi dopo, promosso capitano, fu destinato al 32° stormo da bombardamento e nel maggio 1940 al 9° stormo, assumendo il comando della 63^ squadriglia da bombardamento.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (A.O. (Africa Orientale), marzo 1936): M.B. (A.O., ottobre 1936); M.A. (Medaglia Argento) (Cielo di Spagna, 1937-38); M.A. (Cielo di Spagna, 1938); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valor Militare) (A.O., 1936); sottotenente in s.p.e. per meriti di guerra (settembre 1936).

Comandante di squadriglia da bombardamento, già valoroso combattente nei cieli d’Africa e di Spagna, con grande perizia e superba audacia portava le sue pattuglie di vittoria in vittoria in numerose battaglie diurne e notturne, su obiettivi terrestri e navali, dal fronte orientale al fronte della Marmarica. In un’azione a bassa quota, contro forti e vaste formazioni meccanizzate nemiche, attaccato da numerosi caccia, ne sosteneva impavido l’urto in una strenua ed impari lotta. Caduto il mitragliere del suo apparecchio sotto violente raffiche di mitragliatrice, ne prendeva il posto e continuava strenuamente la lotta contribuendo ad abbattere due velivoli avversari, fino a che, colpito in fronte cadeva con l’arma in pugno mentre il velivolo precipitava in una scia di fiamme come fiaccola di suprema dedizione dell’eroe alla Patria. Cielo della Marmarica, 16 dicembre 1940.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 505.