GODUTI Ennio

nasce nel 1913 a Montefalcone Val Fortore (Benevento). Tenente complemento fanteria, 40° reggimento fanteria.

Già insegnante di disegno nell’Istituto tecnico di Benevento, fu chiamato alle armi nel novembre 1935. Nominato sottotenente di complemento, dopo aver frequentato il corso allievi ufficiali presso il 39° fanteria fu assegnato al 213° reggimento fanteria e nel gennaio 1937 venne congedato. Richiamato nel maggio 1940 col grado di tenente e destinato al 40° fanteria, pochi giorni dopo, il 6 giugno, partì per la Libia nella compagnia cannoni da 47 a.c. (anti carro). Si distinse combattendo a Bardia, a Sollum, alla ridotta El Garn ul Grein ed alla eroica difesa di Giarabub, dove veniva proposto per il passaggio ad effettivo per meriti di guerra.

Altre decorazioni: Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valor Militare) (Bardia, 1° agosto 1940).

Valoroso ufficiale distintosi in precedenti combattimenti per ardore e sprezzo del pericolo. Sostitui volontariamente nel comando di un cannone da 47, situato in posizione avanzata, un pari grado ferito. Durante un attacco in forze, sebbene il suo pezzo fosse intensamente controbattuto continuò ininterrottamente a far fuoco. Nel corso della azione sparando alle minime distanze, accompagnò arditamente i nostri reparti lanciatisi al contrattacco, consumando tutte le munizioni. Aggredito da vicino e stretto in una morsa, si lanciò con pochi superstiti in audace contrassalto allargando così il cerchio di fuoco che si stringeva attorno a lui. Pressato sempre più da reiterati attacchi oppose tenace resistenza sostanziata dai rinnovati contrassalti. Benché ferito gravemente, restò al suo posto di dovere, incitando a strenua lotta i suoi valorosi feriti alla testa dei quali si impegnò in impari lotta corpo a corpo finché cadde colpito mortalmente. Esemplare figura di valoroso combattente. Africa Settentrionale, 21 marzo 1941. 


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 607.