GRAZIANI Giulio Cesare

nasce a Affile (Roma) il 24 gennaio 1915 (Wikipedia). Tenente s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

Conseguito il diploma di maturità classica nel Liceo – Ginnasio di S. Marino nel 1936, era ammesso nell’Accademia Aeronautica, corso Rex. Nominato sottotenente in s.p.e. nel luglio 1939 veniva assegnato al 54° stormo C.T. (Caccia Terrestre). Nell’aprile 1940 veniva trasferito nell’aviazione dell’A.O. (Africa Orientale), aeroporto di Gura, in Eritrea. Promosso tenente nel maggio 1940, venne mobilitato per la dichiarazione di guerra. Il 16 dicembre 1940 nell’azione di bombardamento della base navale di Porto Sudan rimaneva ferito. Dimesso dall’ospedale nel marzo 1941 rinunciava alla licenza e chiedeva l’assegnazione ad un reparto aerosiluranti. Destinato alla 281^ squadriglia partecipava dal luglio 1941 a tutte le azioni belliche aeronavali svoltesi nel Mediterraneo e veniva citato otto volte sui bollettini di guerra. Promosso capitano dall’8 giugno 1943. Dopo l’armistizio dell’8 settembre 1943, contravvenendo a precisi ordini si trasferiva in volo in una base dell’Italia Meridionale ed assegnato allo stormo B.T. (Bombardamento Terrestre) Baltimore, partecipava alle operazioni belliche nel territorio dei Balcani. Caduto in combattimento il comandante del 132° gruppo, ne assumeva il comando; fu promosso maggiore per meriti di guerra dal maggio 1945. Trasferito allo Stato Maggiore dell’Aeronautica dal febbraio 1946 ebbe le successive promozioni a tenente colonnello nel settembre 1948 ed a colonnello dal 1° gennaio 1956. Ha comandato il Reparto sperimentale di volo dall’ottobre 1957 al novembre 1958. Promosso generale di Brigata dal dicembre 1960 ha tenuto il comando della 36^ Aerobrigata Interdizione strategica; dal settembre 1962 veniva destinato al Centro Alti Studi Militari e dall’ottobre 1963 al Comando S.H.A.P.E. (Supreme Headquarters Allied Powers Europe) a Parigi. Muore a Roma il 23 dicembre 1998 (Wikipedia).

Altre decorazioni: avanzamento per meriti di guerra a tenente (1942), a capitano (1943) ed a maggiore (1945); M.A. (Medaglia Argento) (Cielo Mar Rosso, 1940); M.A. (Cielo Mediterraneo Orientale, 1941); M.A. (Cielo Mediterraneo Orientale, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942); M.A. (Cielo Mediterraneo, 1942 gennaio 1943); M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo Mediterraneo, giugno 1942).

Giovane capo equipaggio di apparecchio da bombardamento, partito in volo, isolato dalla sua formazione, per un’azione su una munita base navale nel Mar Rosso, veniva attaccato, prima di raggiungere l’obiettivo da numerosi caccia avversari. Pur avendo avuto, nell’impari lotta, l’aereo ripetutamente colpito, due specialisti dell’equipaggio feriti mortalmente e lui stesso gravemente ferito alla regione cervicale, incurante del dolore, portava a compimento la missione. Nella rotta di ritorno, nuovamente attaccato, riusciva con ardita brillante manovra a sfuggire al nemico e, nonostante si trovasse in condizioni fisiche menomate per l’irrigidimento del collo e del busto, eseguiva per perdita di carburante un brillante atterraggio di fortuna in zona desertica lontana dalla propria base. Impaziente di riprendere a combattere, otteneva con reiterata insistenza, in anticipo sul suo completo ristabilimento in salute, la dichiarazione di idoneità al volo, e si faceva assegnare alla specialità siluranti. In pieno giorno, a poche miglia da Alessandria, nonostante la violentissima reazione contraerea, attaccava, primo della sua squadriglia, una formazione navale lanciando il siluro contro una grossa unità. Ancora una volta rientrava alla base col velivolo seriamente colpito dopo un volo di seicento chilometri su mare aperto, confermando le sue qualità, di perizia e di audacia senza limiti. Cielo del Mar Rosso, 16 dicembre 1940; Cielo del Mediterraneo Orientale, 13 ottobre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 729.