GREGORETTI Adolfo

gregoretti-adolfo115nasce a Carrara (Apuania) il 25 febbraio 1915 Wikipedia). Tenente di vascello s.p.e. M.M. (servizio permanente effettivo Marina Militare).

Figlio e nipote di marinai, volle anch’egli scegliere la vita del mare. Conseguita la maturità classica a La Spezia, entrò all’Accademia Navale di Livorno nell’ottobre 1932 e nel gennaio 1936 ottenne la nomina a guardiamarina. Promosso sottotenente di vascello nel gennaio 1937, dopo lunghi periodi di imbarco su incrociatori e siluranti, fu inviato a Livorno per frequentarvi il corso di specializzazione artiglierie e tiro. Prese imbarco successivamente sull’incrociatore Fiume e sul Giussano dove si trovava alla dichiarazione di guerra. Conseguita la qualifica di direttore del tiro fu trasferito prima sulla corazzata Roma dove era promosso tenente di vascello, e poi, dal 19 dicembre 1942, sul cacciatorpediniere Malocello.

Direttore del tiro di C.T. (Cacciatorpediniere) irrimediabilmente colpito da offesa subacquea, si prodigava con calma e perizia nelle operazioni di abbandono della nave. Nel nobile intento di assistere i propri marinai si calava coraggiosamente in locali allagati ed invasi dal vapore, portando in salvo personale ferito. Distrutti i documenti segreti e le carte nautiche, dimentico di sé, si dedicava al salvataggio della gente, reso difficoltoso dall’infuriare del mare, e generosamente passava la propria cintura di salvataggio a marinaio che ne era sprovvisto. Nell’imminenza dell’affondamento, rifiutava di abbandonare il proprio posto prima di avere la certezza che tutto l’equipaggio lo avesse preceduto e spariva con la nave tenendo fede fino all’ultimo all’ideale che aveva costantemente animato la sua vita di uomo d’arme e di mare, quello di essere sempre il primo nel dovere e nel sacrificio. Mediterraneo Occidentale, 24 marzo 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 232.