GREGORIG Renato

nace nel 1908 a Gorizia. Capomanipolo LXI battaglione CC. NN. (Camicie Nere).

Diplomatosi in ragioneria presso l’Istituto tecnico Leonardo da Vinci in Fiume, veniva ammesso quale allievo ufficiale di complemento alla Scuola dì Moncalieri il 1° agosto 1929 e il 4 febbraio 1930 conseguiva la nomina a sottotenente. Assegnato al 47° reggimento fanteria a Lecce, fu congedato nel settembre successivo riprendendo il suo posto di lavoro presso la R.O.M.S.A. (Raffineria Olii Minerali per azioni) di Fiume. Il 24 maggio 1940, richiamato in servizio col grado di tenente e messo a disposizione della M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) fu destinato come capomanipolo al LXI battaglione CC.NN. da montagna mobilitato della 61^ legione di Fiume. Comandante del plotone esploratori della compagnia comando, prese parte alle operazioni di guerra svoltesi sulla frontiera orientale e poi alle operazioni di grande polizia in Balcania.

Comandante di plotone esploratori di una colonna operante, attaccata da soverchianti forze ribelli, contrattaccava arditamente infliggendo al nemico gravi perdite e stroncandone un tentativo di aggiramento. Dopo più ore di aspra lotta, snidava l’avversario dai ruderi di una casa che occupava e sistemava immediatamente a difesa. Due volte ferito, rifiutava qualsiasi soccorso, continuando a combattere con estrema decisione; esempio ed incitamento ai legionari già duramente provati. Circondato, resisteva per quattordici ore nella impari lotta, rispondendo col fuoco alle ripetute intimazioni di resa del nemico che assaliva le posizioni con rinnovato accanimento, seminando la morte tra le file dell’eroico manipolo. Raggiunto il limite di ogni possibilità di resistenza, venute a mancare le munizioni, incitava i pochi superstiti a morire piuttosto che arrendersi. Al grido di Viva l’ltalia li guidava al contrattacco all’arma bianca, tentando di spezzare l’accerchiamento. Ferito ancora e mortalmente, raccoglieva in un supremo sforzo le ultime energie, ordinando ai quattro superstiti di non curarsi di lui ma di continuare nella lotta. Homoljanscki Klanac (Balcania), 1-2 gennaio 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 7.