LO BIANCO Francesco

nasce nel 1908 a Roma. Capomanipolo, CXIV battaglione CC. NN. (Camicie Nere).

Laureato in lettere e filosofia, fu insegnante di storia antica negli istituti medi. Nominato sottotenente di fanteria di complemento nel 1933, prestò servizio di prima nomina nel 1935 presso l’81° fanteria. Congedato, fu nominato capomanipolo nella M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) nel 1936 e per quattro anni fu incaricato della istruzione premilitare nel I e nel II battaglione premilitari. Entrata l’Italia in guerra nel giugno 1940, chiese di essere destinato ad un reparto combattente ed accontentato, nel novembre dello stesso anno, partì per l’A.S. (Africa Settentrionale) col CXIV battaglione CC.NN. mobilitato. Il suo comportamento a Bardia il 4 gennaio 1941 destò l’ammirazione dell’avversario.

Orfano di guerra, comandante di plotone mitraglieri, affrontava con estrema decisione l’assalto di preponderanti mezzi corazzati nemici che tentava di espugnare il caposaldo a lui affidato. In lotta impari e mortale contro un carro avversario, benché colpito gravemente da una raffica di mitragliatrice, continuava a combattere. Caduto un mitragliere, lo sostituiva prontamente. Riuscito vano ogni tentativo di resistenza, quasi morente, trovava la forza di rialzarsi, scagliando contro il nemico l’ultima bomba a mano. Colpito nuovamente, cadeva gridando: Viva l’Italia, Viva il Duce, immolandosi eroicamente e consacrando, col supremo sacrificio, gli alti ideali che avevano sempre inspirata la sua vita di combattente. Bardia (A.S.), 4 gennaio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 527.