LO SCHIAVO Antonio

nasce a S. Teresa di Riva (Messina) il 22 maggio 1916 (Wikipedia). Maresciallo di 3^ classe A.A. (Arma Aeronautica), pilota.

Ammesso nel 1936 in Aeronautica come allievo sergente pilota ed inviato alla Scuola di pilotaggio della Malpensa, consegui in settembre la promozione a primo aviere. Trasferito al 52° stormo C.T. (Caccia Terrestre) a Ghedi e promosso sergente pilota nel 1937, fu trattenuto a domanda in servizio e nel gennaio 1938, partì per la Spagna. Rimpatriato nell’ottobre dello stesso anno, rientrò al 52° stormo da caccia col quale partecipò, nel giugno 1940, alle operazioni svoltesi contro la Francia e dal marzo 1941 a quelle svoltesi nei cieli di Grecia e della Jugoslavia. Passò poi sul fronte russo dove rimase fino al dicembre del 1941 raggiungendo il grado di maresciallo di 3^ classe. Prestò in seguito servizio a Ciampino, prima nel 18° e poi nel 22° gruppo C.T. e dopo una breve missione in Albania fu trasferito, nel novembre 1942, a Napoli. Era insignito anche di una M.B. (Medaglia Bronzo) al valore aeronautico.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) sul campo (Cielo di Napoli, dicembre 1942); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) (Cielo di Spagna, 1938); Cr.g. al V.M. (Grecia e Jugoslavia, marzo 1941).

Pilota di eccezionale valore, combattente insuperabile per ardimento e perizia, già distintosi su altri fronti. Più volte decorato al v.m. (valore militare) sul campo, avendo perduto gloriosamente due fratelli sui campi di battaglia ed essendo stato assegnato ad una sede di 2^ linea, con magnanimità di eroe purissimo non ha voluto abbandonare la lotta. In una incursione aerea nemica da parte di numerose formazioni di quadrimotori impegnava l’impari lotta ed abbatteva un apparecchio nemico. In una seconda incursione aerea si lanciava col suo velivolo all’attacco conscio della formidabile reazione avversaria. La lotta che sosteneva con pochi gregari veniva coronata dall’abbattimento di uno dei velivoli incursori. Con l’apparecchio crivellato dalle raffiche avversarie continuava strenuamente a lottare finché, colpito a morte, immolava la sua giovane vita per la grandezza della Patria. Cielo di Napoli, 7-15 febbraio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 222.