LOLLI GHETTI Alberto

nace nel 1915 a Ferentino (Frosinone). Tenente s.p.e. genio, 1° raggruppamento speciale.

Conseguitala licenza liceale, veniva ammesso all’Accademia artieri e genio di Torino nel novembre 1936 e due anni dopo era promosso sottotenente del genio. Ultimata la Scuola di applicazione, otteneva di essere destinato al 20° reggimento genio allora dislocato in Libia. Sbarcato a Tripoli nel dicembre 1940 raggiungeva la zona di impiego del reggimento nel settore di Tobruk e già promosso tenente, gli affidarono il comando della 1^ compagnia del battaglione artieri minatori. Ferito gravemente ad una gamba da un proietto di cannone il 21 novembre 1941 e trasportato all’ospedale da campo 893, vi decedeva il 2 dicembre dopo avere subita l’amputazione dell’arto.

Dotato di alto spirito di sacrifjcio, al comando di plotone artieri minatori, si distingue per ardimento e capacità nella esecuzione, sotto continuo fuoco avversario, di lavori di approccio per l’attacco di munitissima piazzaforte avversaria. Attaccato di sorpresa da forze corazzate, mentre è intento al lavoro oltre le linee, raccoglie i propri uomini e contrattacca a colpi di bombe a mano. Successivamente, accortosi che una batteria di artiglieria sta per cadere in mano all’avversario, con felice iniziativa e generoso cameratismo, accorre col suo plotone a compiere il lavoro di disancoraggio, egli stesso impugna un attrezzo, e, geniere fra i genieri, animando il febbrile lavoro salva la batteria. Prodiga quindi ogni sua energia per disimpegnare il plotone da critica situazione, e mentre sta per raggiungere l’intento, viene colpito da proiettile di carro armato, che gli tronca una gamba. Incurante delle sue gravi condizioni, rincuora i genieri feriti e dà disposizioni per il ripiegamento. All’ospedale da campo subisce con stoica sopportazione l’amputazione della gamba, e subito dopo la grave operazione si preoccupa di scrivere al capitano comandante la compagnia, per fornirgli notizie dei genieri feriti e chiedere quelle della compagnia. Morente, pronunzia superbe parole di soddisfazione per il dovere adempiuto e sublimi espressioni di devozione alla Patria. Fulgido esempio di salde virtù militari. Africa Settentrionale, novembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 752.