MACRÌ Michele

nasce nel 1920 a Bianco (Reggio Calabria). Sergente, 53° reggimento fanteria.

Agricoltore, lasciava i campi e si arruolava volontario il 31 marzo 1939 in qualità di allievo sottufficiale nella Scuola del 51° fanteria in Rieti e nel febbraio dell’anno successivo era promosso sergente. Destinato al 53° fanteria della Divisione Umbria ed assegnato alla 11^ compagnia, assumeva il comando di una squadra di fucilieri con la quale partecipava dall’11 giugno 1940 alle operazioni di guerra sulla frontiera alpina occidentale.

Comandante di una squadra fucilieri, si slanciava di iniziativa, alla testa dei suoi fanti, con somma risolutezza ed assoluto sprezzo del pericolo, all’attacco di una munita posizione avversaria. Dopo aver scavalcato con eroica audacia il reticolato nemico, si apprestava con indomito valore a penetrare nel cuore della difesa avversaria, quando veniva violentemente battuto dalle rabbiose raffiche di una mitragliatrice, che arrestava l’impeto travolgente dei suoi uomini. Senza perdersi danimo, infiammato di patrio ardore, incitava i superstiti della squadra all’assalto, e dandone per primo l’esempio, riduceva al silenzio con fulmineo lancio di bombe a mano, l’arma nemica, raggiungendo la posizione. Nell’atto eroico, cadeva colpito a morte sulla trincea nemica, col grido di Savoia sulle labbra. Fulgido esempio di coraggio, di amore di Patria e di alto senso del dovere, esaltato dallo stesso nemico che, ammirato, dava alla salma onorevole sepoltura, con l’onore delle armi. Bois de la Prairie (Monginevro) (Fronte occidentale), 20 giugno 1940.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 393.