MARINO Mario

marino-mario085nasce a Salerno il 27 marzo 1914 (https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Marino). Capo palombaro 3^ classe M.M. (Marina Militare).

Dopo aver frequentato il quinto corso ginnasiale nel Seminario di Salerno si arruolò volontario come allievo palombaro nel deposito CREM (Corpo Reale Equipaggi Marittimi) di La Spezia nel gennaio 1934. Compiuto il corso alla Scuola di Varignano e nominato palombaro nell’ottobre stesso anno fu inviato al Comando Difesa Marittima di Gaeta. Prese imbarco sul cacciatorpediniere Freccia, come palombaro della flottiglia nel febbraio del 1935, e un anno dopo imbarcò sul sommergibile H.6 a La Spezia, ove frequentò il 1° corso sommozzatori ed effettuò le prime fuoruscite dai sommergibili. A corso ultimato imbarcò sull’esploratore Da Recco col quale per circa un anno, partecipò alle operazioni militari in A.O. (Africa Orientale) ed in Spagna. Successivamente imbarcò, sempre in qualità di palombaro, sulle navi appoggio Teseo e Titano sull’ultima delle quali, frequentò il corso palombaro per alti fondali. Sbarcò il 4 giugno del 1940 per passare alla flottiglia M.A.S. (Motoscafo Armato Silurante) con la quale prese parte a numerose missioni di guerra. Promosso 2° capo palombaro sommozzatore nel maggio del 1941. Partecipò nella notte tra il 26 ed il 27 luglio 1941 all’audace impresa del forzamento della base navale di Malta come operatore di riserva in coppia con il capitano A.N. Martellotta. Sempre in coppia con il capitano Martellotta partecipò successivamente come secondo operatore del semovente 222 al forzamento della base navale di Alessandria d’Egitto e all’affondamento di una grossa petroliera. Partito dal sommergibile Scirè la sera del 18 dicembre 1941, dopo aver superato con notevole difficoltà gli sbarramenti portò la carica esplosiva del mezzo, sotto la carena di una grossa petroliera che affondò all’alba del giorno successivo. Raggiunta a nuoto la banchina, dopo aver autoaffondato e distrutto il mezzo, fu fermato all’uscita del porto dalla polizia egiziana e consegnato alle Autorità inglesi. Restituito in Patria nell’ottobre 1944 ed assegnato nuovamente ai mezzi d’assalto, ottenne la promozione per m.g. (meriti di guerra) a capo palombaro di 3^ classe con retrodatazione al dicembre del 1941 e a capo palombaro di1^ classe nell’anno 1949. Nominato sottotenente C.E.M.M. Corpo  Equipaggi Militari Marittimi) in s.p.e. (servizio permanente effettivo) (s.t.) nel novembre del 1957 e tenente nel novembre del 1958 fu destinato al Nucleo S.D.A.I. (Servizio Difesa Automezzi Insidiosi). Risiede a La Spezia. E’ morto a Salerno l’11 maggio 1982 (https://it.wikipedia.org/wiki/Mario_Marino).

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Canale Sicilia, 1941); capo palombaro di 3^ classe per meriti di guerra (1941).

Eroico combattente, fedele collaboratore del suo ufficiale, dopo averne condivisi i rischi di un tenace, pericoloso addestramento lo seguiva nelle più ardite imprese e, animato dalla stessa ardente volontà di successo, partecipava con lui ad una spedizione di mezzi d’assalto subacquei che forzava una delle più potenti e difese basi navali avversarie, con un’azione in cui concezione operativa ed esecuzione pratica si armonizzavano splendidamente col freddo coraggio e con l’abnegazione degli uomini. Dopo aver avanzato per più miglia sotto acqua e superato difficoltà ed ostacoli di ogni genere, valido e fedele aiuto dell’ufficiale, offesa a morte con ferma bravura la nave attaccata, seguiva in prigionia la sorte del suo capo, rifiutandosi costantemente di fornire al nemico qualsiasi indicazione: superbo esempio di ardimento nell’azione e di eccezionali qualità morali. Alessandria, 1819 dicembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 772.