MARTINI Archimede

nasce nel 1913 a Riva sul Garda (Trento). Sottotenente s.p.e. (servizio permanente effettivo), VI gruppo squadroni cavalleria coloniale.

Di nobile famiglia trentina, conseguito il diploma di ragioniere nell’Istituto tecnico C. Battisti di Bolzano, veniva chiamato alle armi nel novembre 1936. Frequentato il corso allievi ufficiali di complemento di Pinerolo, fu nominato sottotenente nel 1937, assegnato al Reggimento Lancieri di Novara. Trattenuto a domanda, partiva nel luglio 1938 per l’A.O. (Africa Orientale) dove, dal Comando truppe coloniali del Governo dell’Harar, fu assegnato al VI gruppo squadroni Lancieri degli Arussi. Promosso tenente a scelta ordinaria nel 1939, all’inizio della guerra, transitava col grado di sottotenente nei ruoli del s.p.e. in seguito a concorso straordinario.

Comandante di uno squadrone di cavalleria indigena al termine di un ciclo operativo, nel quale si era distinto per capacità e valore, rifiutava il rimpatrio per raggiungere il proprio reparto impegnato in altre operazioni di guerra. Posto a protezione di un autocolonna, riusciva a portarla in salvo a malgrado dei reiterati attacchi affrontati con slancio e fermezza e superati con pieno successo. Impegnato successivamente da preponderanti forze le ricacciava con sanguinose perdite dopo quattro giorni di strenua lotta. Nuovamente attaccato, due volte ferito, decimato, a corto di munizioni opponeva tenace resistenza all’incalzante avversario. All’intimazione di resa, cosciente della sua sorte, si lanciava alla carica con eroica audacia alla testa dei resti gloriosi del gruppo squadroni. Visto il suo comandante circondato non esitava ad accorrere con generoso slancio in suo aiuto e sciabolando con epico valore riusciva a fargli scudo col proprio corpo. Crivellato da colpi a bruciapelo, cadeva da eroe gridando Viva l’ltalia. – Africa Orientale, 4 aprile 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 636.