MASSA Sergio

nasce nel 1909 a Faenza (Ravenna). Sottotenente s.p.e. (servizio permanente effettivo), 4° reggimento bersaglieri.

Volontario dal marzo 1929 nel 6° reggimento bersaglieri, vi raggiunse il grado di sergente maggiore il 30 aprile 1932. Autodidatta, pur non essendo provvisto di titoli di studi, veniva dichiarato idoneo, dopo il corso di accertamento pratico di Scandiano a frequentare l’Accademia Militare di Modena. Promosso sottotenente dei bersaglieri nel settembre 1939, fu destinato al XIII settore di copertura. Entrata l’Italia nel secondo conflitto mondiale, chiedeva di essere trasferito in un reparto combattente. Destinato al 4° reggimento bersaglieri mobilitato ed assegnato alla 9^ compagnia partiva nel dicembre 1940 per l’Albania. Gravemente ferito nel fatto d’arme di Monte Kraster, decedeva il 15 aprile 1941 nell’ospedale da campo n. 119 a Qukes.

Comandante di plotone bersaglieri, in una vittoriosa azione offensiva arditamente si lanciava alla testa del reparto all’ assalto di un munito caposaldo, e a colpi di bombe a mano costringeva il nemico alla fuga, consentendo alla propria compagnia di raggiungere e consolidare il possesso della posizione. Proseguendo nell’ azione, con ardita manovra, riusciva ad aggirare e ad attaccare da tergo una quota, saldamente tenuta dall’avversario, catturando numerosi prigionieri e diverse armi automatiche. Non pago di aver raggiunto gli obiettivi assegnatigli e di aver respinti contrattacchi nemici, con slancio irresistibile ed indomito valore, guidava i dipendenti all’inseguimento dell’avversario, sotto intensa reazione di fuoco. Ferito mortalmente al petto, mentre per primo balzava su una postazione nemica, rimaneva al suo posto di combattimento prodigandosi ancora ad impartire ordini per assicurare la difesa da ulteriori contrattacchi, finché non veniva sostituito da altro ufficiale. Al colonnello che lo incoraggiava, si dichiarava soddisfatto di aver occupata la posizione, ed all’ospedale da campo, dove serenamente spirava, confermava la propria esultanza, dicendo: Abbiamo vinto! Viva Z’Italia!. Fulgido esempio di eroiche virtù militari e di ardente amore di Patria. Monte Kraster (Fronte jugoslavo), 7 aprile 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 641.