MINA Mario

n. 1903 Milano. Capomanipolo Bandera Falco.

Figlio di un geniale lavoratore del ferro battuto, appena undicenne e già privo della guida paterna, vide partire ad uno ad uno i suoi fratelli maggiori per la 1^ guerra mondiale senza potervi partecipare. Ma appena diciassettenne fu con D’Annunzio a Fiume, abbandonando il suo posto di lavoro quale impiegato di Società commerciale. Rientrato a Milano nel 1921, partecipò alla vita politica attiva. Arruolato volontario nell’esercito nel marzo 1923 nel 7° reggimento fanteria fu congedato nel marzo 1925 col grado di sergente. Emigrato in Cile per ragioni di lavoro, rispose prontamente al richiamo della Patria, ma chiese invano di partecipare alla campagna in Africa Orientale. Arruolatosi come ufficiale della Milizia fu inviato in missione speciale e sbarcò a Cadice il 5 gennaio 1936.

Comandante di plotone, già distintosi in precedente battaglia per particolare ardimento e capacità, si offriva volontario per partecipare ad una rischiosa azione per liberare un reparto circondato dal nemico. Con pochissimi uomini, con slancio magnifico, al canto degli inni della Patria, si gettava sull’avversario, che, benché superiore in forze, cedeva, aprendo un varco attraverso il quale si iniziò la evacuazione degli assediati. Delineatosi un contrattacco avversario, partì al contrassalto, sbaragliando ancora una volta il nemico e frustandone il tentativo di chiudere il varco. Mentre gli ultimi camerati liberati sfilavano per esso, ed egli, faccia al nemico, ne proteggeva il passo, cadeva fulminato da una raffica di mitragliatrici. Puerto de Leon- Palacio Ibarra, 7 febbraio -14 marzo 1937.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 222.