MORO Arnaldo

n. 1908 Zinasco (Pavia). Maresciallo A.A. (Arma Aeronautica), pilota.

Torinese di elezione e di residenza, aveva interrotto gli studi al Liceo scientifico per arruolarsi nell’Aeronautica nel maggio 1928. Nel dicembre dello stesso anno fu ammesso al corso preliminare allievo sergente piloti, e dal Centro della 1° Z.A.T. (Zona Aerea Territoriale) a Milano, nel maggio 1929, dichiarato idoneo per il corso di pilotaggio di Cameri, conseguì nel giugno dello stesso anno la nomina ad aviere scelto e nel marzo 1930 quella a primo aviere. Frequentò le Scuole di O.A. (Osservatore dall’aeroplano) e di bombardamento a Vizzola Ticino. Nominato pilota militare nel settembre 1930 e trasferito alla Scuola di bombardamento della Malpensa, nel novembre fu promosso sergente pilota. Destinato nel gennaio 1931 al 14° stormo misto in Ferrara passava dopo alcuni mesi all’8° stormo da bombardamento a Poggio Renatico. Nell’agosto del 1934 prestò servizio alla 195^ squadriglia del 30° stormo e passato nel febbraio 1935 all’aeroporto di Lonate Pozzolo, partì il 7 marzo successivo per l’A.O. (Africa Orientale). Nell’agosto 1936 rimpatriò e fu destinato al 7° stormo B.T. (Bombardamento Terrestre) dove fu promosso maresciallo di 3^ classe. Il 14 luglio 1938 partì per la Spagna e dieci giorni dopo, sul fronte dell’Ebro, decedeva, precipitando con l’apparecchio colpito in combattimento, assieme al suo comandante capitano Fruttini.

Volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, reduce della guerra d’Africa, pilota di eccezionale bravura, dava continue prove di grande valore e di profondo sprezzo del pericolo. Secondo pilota di velivolo a capo di una formazione incaricata di bombardare i ponti sull’Ebro, fatto segno ad intensissima e precisa reazione contraerea, aveva l’apparecchio colpito in pieno da una granata che uccideva il motorista e devastava l’apparecchio, compromettendone gravemente la stabilità. Ricevuto l’ordine di lanciarsi col paracadute, come già avvenuto per il resto dell’equipaggio, rinunciava alla sicura salvezza per restare al fianco del proprio comandante e coadiuvarlo nel disperato tentativo di raggiungere le linee nazionali. Precipitava poco dopo, immolando la vita generosa per la grandezza della Patria Fascista. Cielo di Spagna, dicembre 1937-25 luglio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 327.