MUTI Ettore
n. 1912 Ravenna. Maggiore complemto A.A. (Arma Aeronautica), pilota.
A soli quindici anni partecipò alla prima guerra mondiale nel reparto di arditi del 6° reggimento prendendo parte all’azione di Col Beretta nel 1917 e alla battaglia del Piave nell’anno seguente col 20° reparto d’assalto Fiamme Nere. Fu poi legionario fiumano con D’Annunzio e ritornato nella vita civile si dette alla politica. Iscrittosi nel 1923 nella M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale) col grado di seniore, nel maggio 1932 assumeva il comando della 3^ legione portuaria a Trieste. Ottenuta la nomina a tenente di complemento nell’A.A. nell’ottobre 1935, il 12 dello stesso mese partì per l’A.O. (Africa Orientale) destinato all’aviazione dell’Eritrea. Rimpatriato nel maggio 1936 e promosso capitano, nel luglio successivo, sempre volontario, fu inviato in missione speciale oltremare, partecipando per trentadue mesi alla guerra civile di Spagna ove conseguì la promozione a maggiore per merito straordinario nel marzo del 1937. Rientrò in Italia in tempo per prendere parte alla spedizione in Albania entrando per primo in Tirana alla testa di una piccola avanguardia. Già Consigliere nazionale, ottenne nell’ottobre dello stesso anno la nomina ad alta carica politica. Nel secondo conflitto mondiale, fu richiamato a domanda e, destinato all’aeroporto di Ciampino, prese parte alle operazioni svoltesi sul fronte occidentale e contro la piazzaforte di Gibilterra. Fu poi nell’aviazione dell’Egeo a Rodi fino al settembre 1940. Nella specialità aerosilurante si segnalò al comando di un gruppo nella battaglia aeronavale di Pantelleria. Promosso tenente colonnello nel marzo 1942, svolse in seguito importanti incarichi nel campo informativo e fu a capo di delegazioni in Spagna e in Portogallo, facendo ritorno da quest’ultima missione alla vigilia degli avvenimenti del luglio 1943. Nella notte sul 24 agosto 1943 a Fregene di Roma, arrestato per presunta sua attività antigovernativa, fu ucciso durante il trasferimento, in un presunto tentativo di fuga. Era insignito di decorazioni al valore spagnole e germaniche.
Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Cielo di Chidana Mierat, A.O. (Africa Orientale), dicembre 1935); M.A. (Medaglia Argento) sul campo (Cielo di Addis Abeba, aprile 1936); M.A. (Cielo di Dessiè, Goggiam, Aussa, febbraio 1936); M.A. (Cielo di Spagna, luglio-novembre 1936); M.A. (Cielo di Spagna, aprile 1937); M.A. (Cielo Tortosa, Sarrion; Albertosa, Vivier, Valencia e Catalogna, aprile 1938-marzo 1939); M.A. (Cielo di Durazzo e di Tirana, aprile 1939); M.A. sul campo (Cielo Mediterraneo Orientale, luglio-agosto 1940); M.A. (Cielo di Bahrein, ottobre 1940); M.A. (Cielo Mediterraneo Orientale, marzo 1942); cav. O.M.S. (cavaliere Ordine Militare di Spagna) (Spagna, 1936-1939); capitano per meriiti di guerra (1936); console generale per meriti di guerra (1937).
Ufficiale superiore pilota, volontario fra i primi in una missione di guerra combattuta per l’affermazione dei più alti ideali fascisti si distingueva per eccezionale attività bellica svolta con ammirevole fervore e con dedizione assoluta. Già distintosi precedentemente per valore e coraggio e sempre pronto ad ogni più rischiosa missione, eseguiva nel periodo di un anno oltre 160 azioni di bombardamento colpendo efficacemente il nemico nei più lontani e vitali obiettivi. Più volte attaccato dai caccia avversari, durante l’espletamento della ardimentosa attività di bombardiere, impegnava, per tredici volte aspro combattimento in condizioni di assoluta inferiorità, riuscendo sempre a respingere gli attacchi e conducendone due vittoriosamente con l’abbattimento in fiamme di due apparecchi avversari. – Cielo di Spagna, aprile 1937 – aprile 1938.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 303.