PAOLETTI Vezio

n. 1890 Firenze. Seniore M.V.S.N. (Milizia Volontaria Servizio Nazionale), raggruppamento artiglieria piccoli calibri.

Conseguito nel 1909 il diploma in agraria nell’Istituto agrario di Scandicci, svolse la sua attività nelle campagne di Santa Caterina a Tortona fino al maggio 1915, quando, chiamato alle armi per mobilitazione, fu destinato al 9° reggimento artiglieria da fortezza. Aspirante nel giugno 1917, sottotenente un mese dopo e tenente dal 15 aprile 1918, partecipò alla prima guerra mondiale, prima in batterie d’assedio e dall’agosto 1918 nel battaglione aerostieri. Congedato nell’agosto 1919, dedicò la sua attività oltre che alla professione, anche alla politica, ricoprendo incarichi nella Confederazione agricoltori. Nel maggio 1923 si iscrisse col grado di centurione nella M.V.S.N. e nel 1930 fu promosso seniore. Con questo grado il 21 marzo 1937 si imbarcò a Genova volontario per la Spagna. Assegnato dapprima quale ispettore alle batterie di accompagnamento presso la Divisione Dio lo vuole, fu trasferito nel maggio al III gruppo cannoni da 65/17 del reggimento p.c. (piccoli calibri) dei volontari Fiamme Nere, quale comandante. Rimpatriato nell’ottobre 1938 per postumi di ferita, nell’aprile 1939 cessava di essere a disposizione della M.V.S.N. e congedato per invalidità di guerra. Il Governo spagnolo gli ha concesso la Medaglia Militare. Moriva dopo lunga malattia il 3 gennaio 1943, a Montevarchi, di cui era stato podestà.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia Bronzo) (Fronte Santander, 14-26 agosto 1938); M.B. (Morablanca, Rio Matarrana, Tortosa, 26 marzo – 19 aprile 1938; Magdalena, San Blas, 27 dicembre 1938 – 16 gennaio 1939); seniore in  servizio permanente effettivo per merito di guerra (Battaglia dell’Ebro, 19 aprile 1938).

Comandante di un gruppo da 65/17 in accompagnamento immediato, gravemente ferito in un incidente automobilistico durante l’azione e costretto all’ospedale, ne usciva dopo pochi giorni sebbene ancora sofferente e febbricitante, per riprendere il suo posto di combattimento. Durante un violento, improvviso attacco nemico, che penetrava in prossimità della linea dei pezzi e minacciava di estendersi rapidamente, con virile coraggio e rapide e felici disposizioni riusciva ad organizzare la difesa e a passare al contrattacco alla testa dei suoi artiglieri e al canto degli inni della Patria. Legionario di altissima fede, fulgida figura di combattente, comandante sereno, accorto, valente, valorosamente distintosi in venti mesi di campagna per brillanti qualità militari e indomito coraggio. Battaglia del Levante – Caudiel, 27 luglio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 328.