PAZZAGLIA Giovanni
n. 1908 Montemonaco (Ascoli Piceno). Carabiniere Legione CC. RR. (Carabinieri Reali) di Asmara.Non ancora diciannovenne otteneva di arruolarsi, come allievo, nella legione allievi carabinieri di Roma e il 15 febbraio 1928 nominato carabiniere a piedi, era inviato alla legione di Ancona. Veniva in seguito, nel 1931, trasferito a quella di Genova ove si meritava un encomio per l’opera prestata durante un’alluvione nel Finalese nel 1933. Nel settembre 1935, accolta la sua domanda di partecipare al conflitto italo-etiopico, veniva assegnato alla 403^ sezione carabinieri. Dopo una sosta di qualche mese in Cirenaica, si imbarcava a Bengasi il 24 dicembre dello stesso anno e sbarcava a Massaua sei giorni dopo. Nell’ottobre 1936 veniva destinato alla legione provvisoria dell’Amhara e nel maggio successivo a quella di Asmara, da cui veniva distaccato nella lontana e isolata residenza di Arbì Gherbià nel territorio di Beghemeder.
Carabiniere di una stazione, sede di residenza in territorio di recente conquista, trovandosi per servizio lontano dalla sede e venuto a conoscenza di gravi sintomi di ribellione serpeggianti nella giurisdizione della propria stazione, insistentemente chiedeva di raggiungerla. Due giorni dopo il suo arrivo, attaccato il fortino da preponderanti forze ribelli, addetto all’unica mitragliatrice di cui disponevano i difensori, per ben sette ore di accanito combattimento, con mano salda e cuore intrepido, teneva testa al nemico facendone strage. Esaurite le munizioni, unico nazionale ancora illeso fra i difensori, rendeva inservibile l’arma, e sublime esempio di consapevole eroico sacrificio, si adunava con i superstiti attorno alla bandiera innalzata al cielo al centro del fortino e, fronte al nemico, trovava morte gloriosa. – Arbì Gherbià (Beghemeder ), 10 settembre 1937.
Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 257.