PICCHIO Enea

picchio-enea113nasce il 21 settembre 1906 a Oleggio (Novara) (https://it.wikipedia.org/wiki/Enea_Picchio). Capitano di corvetta s.p.e. M.M.( servizio permanente effettivo Marina Militare).

Uscito guardiamarina nel 1928 dall’Accademia Navale di Livorno, conseguì la promozione a sottotenente di vascello nell’anno successivo e quella a tenente di vascello nel 1933. Alla dichiarazione di guerra del giugno 1940 era comandante della torpediniera Andromeda con la quale, fino al gennaio 1941, svolse servizio di scorta ai convogli nell’Adriatico. Fu poi comandato alla base di Saseno e quindi al comando servizi di Capo Papas fino al dicembre dello stesso 1941. Comandò poi il CT. (Cacciatorpediniere) Strale; colla promozione a capitano di corvetta, nell’aprile 1942, gli venne affidato il comando del cacciatorpediniere Saetta.

Altre decorazioni: M.B. (Medaglia di Bronzo) (Mediterraneo, giugno 1942); M.B. sul campo, (Mediterraneo, agosto 1942).

Comandante di silurante, eseguiva numerose e rischiose missioni in acque fortemente controllate da aerei e sommergibili avversari, distinguendosi particolarmente in lunga, difficile e contrastata operazione di rimorchio e di trasporto combustibili ad un porto avanzato d’oltremare. Nella sua ultima missione di scorta, irrimediabilmente colpita l’unità da offesa subacquea ed in condizioni atmosferiche avverse, si preoccupava della salvezza del suo equipaggio dando con calma e serenità le disposizioni del caso. Benché sollecitato dai suoi dipendenti, rifiutava di portarsi in salvo e, irrigidito nella posizione di saluto alla bandiera, si inabissava con la sua nave, lasciando ai posteri luminoso esempio di eroica abnegazione e di sublime attaccamento al dovere. Canale di Sicilia, 3 febbraio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 220.