POZZI Aurelio

n. 1913 Albiolo (Como). Tenente s.p.e. A.A. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica), pilota.

 Diplomato in ragioneria a Bolzano nell’Istituto tecnico Cesare Battisti, si iscrisse nella facoltà di scienze economiche commerciali dell’Università di Venezia pur dedicando contemporaneamente la sua opera di ragioniere nella Azienda elettrica di Merano-Bolzano. Sportivo appassionato fu sempre presente ed animatore di ogni manifestazione goliardica. Nel settembre 1935, in seguito a domanda e per concorso, fu ammesso, nell’A.A. quale allievo ufficiale pilota di complemento ed assegnato all’aeroporto di Foligno fu nominato pilota d’aereoplano nel febbraio 1936. Passato all’aeroporto di Aviano, fu nominato primo aviere in marzo e pilota militare in giugno. Promosso sottotenente di complemento il 1° luglio dello stesso anno, fu destinato al 12° stormo da bombardamento a Montecelio e di lì, il 14 febbraio 1937, fu inviato in missione speciale oltremare e promosso tenente con anzianità 10 febbraio 1938. L’Istituto Superiore  Cà Foscari di Venezia gli conferì dopo la sua eroica morte la laurea ad honorem.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) (Cielo di Spagna, maggio – agosto 1937); M. B. (Medaglia Bronzo) (Cielo di Spagna, febbraio – maggio 1937); sottotenente in s.p.e. per meriti di guerra (1938).

Ufficiale pilota, volontario in missione di guerra per l’affermazione degli ideali fascisti, già ripetutamente distintosi per valore e coraggio in precedenti combattimenti, è stato esempio di eccezionale attività bellica, sempre pronto ad ogni più rischiosa missione spesso quale capo equipaggio di apparecchio da bombardamento veloce. In 17 mesi di campagna eseguiva 218 azioni di guerra colpendo efficacemente il nemico nei più lontani e vitali obiettivi, dopo aver superato intenso e preciso sbarramento di fuoco contraereo che più volte colpiva il suo apparecchio anche in parti vitali. Attaccato più volte dalla caccia avversaria e in alcuni casi da grosse formazioni, sosteneva combattimenti con indomita tenacia riuscendo sempre a respingere gli attacchi. Dopo aver ripetutamente confermate le sue alte virtù di combattente, la sua indefettibile fede nella buona causa, cadeva da valoroso sul campo durante una difficile azione offensiva. Cielo di Spagna, 15 luglio 1938.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 316.