PROTTI Arrigo

n. 1898 Trieste. Capitano in s.p.e. (servizio permanente effettivo) di fanteria (bersaglieri), III battaglione libico.

lrredento, sfuggito nel 1915 all’internamento decretatogli dalla polizia austriaca, si arruolò volontario, per la guerra, nel 6° reggimento bersaglieri e veniva nominato aspirante ufficiale di complemento nel novembre 1916, sottotenente nel gennaio 1917 e tenente nell’ottobre successivo. Distinguendosi in numerose azioni di guerra si guadagnava due decorazioni al valore e un encomio solenne da parte del Comandante della 42^ Divisione. Congedato alla fine del 1920, veniva richiamato l’anno dopo e passava nel gennaio 1923 in s.p.e. nel 3° bersaglieri. Trasferito nel R.C.T.C. (Regio Corpo Truppe Coloniali) della Tripolitania nell’agosto 1929, trascorreva in colonia quasi sei anni col VI battaglione libico conseguendovi la promozione a capitano nel luglio 1932. Al comando della 1^ compagnia del III battaglione libico partiva per la Somalia imbarcandosi a Tobruk il 5 febbraio 1936. Decedeva il 14 novembre 1936 nell’ospedale n. 2469 di Harrar a seguito delle ferite riportate in combattimento.

 Altre decorazioni: Medaglia Argento (Gianagobò, 1936); Medaglia Bronzo (Cima Tre Pezzi, 1918);Cr. g. al V.M. (Croce di guerra al Valor Militare)  (Monte Sisemol, 1917).

Eccezionale figura di valoroso combattente, dava in ogni circostanza prove spiccate di solide virtù militari. Alla testa della sua compagnia, primo a muovere all’attacco si slanciava contro munitissime posizioni tenute saldamente da nemico in forze superiori, reiterando gli attacchi con indomito coraggio e sprezzo della vita. Ferito mortalmente mentre irrompeva sulle difese avversarie, incurante di sé, continuava ad incitare i suoi ascari alla lotta. Chiudeva così, di fronte al nemico, una fulgida esistenza guerriera iniziata come volontario triestino nella grande guerra ed a Fiume. Magnifico esempio di eroismo e di abnegazione. Mildab, 9 novembre 1936.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 202.