RAIMONDO Domenico

n. 1899 Finale Ligure (Savona). Capitano complemento genio, della Regia Residenza di Gaint (Arbi Gherbià).

Uscito aspirante ufficiale di complemento del genio dalla Scuola Militare di Torino il 25 ottobre 1917, partecipava al primo conflitto mondiale con la 137^ compagnia zappatori. Promosso sottotenente nel luglio 1918 ed assegnato al 2° genio, veniva poi comandato al Quartier Generale della 70^ Divisione fanteria fino al febbraio 1919 quando partiva per l’Albania destinato a quel Corpo italiano di occupazione. Rimpatriato poco dopo perché messo a disposizione del 3° Ufficio lavori di Treviso, era promosso tenente il 2 maggio 1920 e pochi giorni dopo veniva collocato in congedo. Laureatosi in giurisprudenza nell’Università di Siena, svolgeva poi a Genova per oltre 15 anni la professione di avvocato. Veniva richiamato a domanda nell’ottobre 1935, e nel gennaio successivo partiva col XXXV battaglione zappatori mobilitato per l’Eritrea. In marzo fu promosso capitano a scelta speciale con anzianità 1° luglio 1935.

Avvertito che orde abissine si dirigevano verso Arbi Gherbià per attaccare la sua residenza, nonostante l’ordine di ripiegamento su Debra Tabor, volle, per tenace attaccamento alla regione affidatagli, rimanere al suo posto, organizzandosi a difesa. Attaccata la sua residenza da forze preponderanti, ed abbandonato dai capi, benché ferito aprimo momento, combatté per tutto il pomeriggio, respingendo sempre ogni tentativo nemico. Esaurite le munizioni di dotazione individuale, dopo aver inflitto ai ribelli perdite ingenti, riuniti i superstiti intorno alla Bandiera che non fu ammainata, con la visione negli occhi del Tricolore cadde, fronte al nemico, sopraffatto dal numero, col grido di: Viva l’Italia. Arbi Gherbià, 10 settembre 1937.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 256.