RENDINA Luigi

nasce nel 1916 a L’Aquila. Sottotenente s.p.e. (servizio permanente effettivo), 7° reggimento alpini, battaglione Feltre.

Diplomato ragioniere e già iscritto nella facoltà di scienze economiche presso l’Università di Roma, preferì dedicarsi alla carriera delle armi e nell’ottobre 1937 entrò all’Accademia Milotare di Modena per uscirne, nel 1939, sottotenente in s.p.e. di fanteria. Frequentata la Scuola di applicazione, fu assegnato, nel luglio 1940 al battaglione Feltre del 7° reggimento alpini della Divisione Pusteria. Dopo aver prestato servizio per breve tempo nei territori francesi occupati, passò nel novembre dello stesso anno alla base di Brindisi rimanendovi fino al 13 gennaio 1941 allorché si imbarcò per l’Albania col battaglione quale comandante di un plotone di arditi della 65^ compagnia.

Comandante di un caposaldo avanzato, dopo strenua resistenza contro ripetuti attacchi nemici, con un presidio ridotto ad un pugno di uomini, e con le armi inefficienti, veniva circondato da forze soverchianti. Invitato ad arrendersi, rispondeva che gli alpini del Feltre alla resa preferivano la morte. Uscito quindi all’aperto, si slanciava scaricando la pistola sul nemico, sbalordito da così alto eroismo. Mortalmente ferito, rifiutava l’aiuto dei pochi alpini superstiti e li incitava alla resistenza. Fulgido esempio di amor patrio e di coraggio, si univa da prode, nel sacrificio supremo, al padre caduto nella guerra 1915-1918.- Vendrescia (Fronte greco), 13 febbraio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 571.