RENZI Giovanni

nasce nel 1879 ad Assisi (Perugia). Capitano cpl. fanteria, insegnante elementare.

Conseguito il diploma magistrale in Assisi e dedicatosi all’insegnamento, partecipò alla prima guerra mondiale col grado di sottotenente in reparti della milizia territoriale dal 1916 al 1918. Ripresa la sua attività di insegnante elementare dopo la conclusione del conflitto, era promosso, in congedo, tenente nel febbraio 1919 e capitano nel 1934. Richiamato con l’entrata dell’Italia nella seconda guerra mondiale, prestava servizio prima presso la 220^ commissione requisizione quadrupedi e, successivamente, dal luglio 1940, presso organi di censura in uffici postali. Ricollocato in congedo il 6 agosto 1940, nella primavera del 1941, dopo l’occupazione dei territori jugoslavi, fu inviato, come insegnante nelle scuole elementari, in Slovenia.

UfficiaLe di complemento in congedo e maestro in una località di occupazione, durante una fase operativa delle nostre truppe, catturato con la consorte e trascinato verso un accampamento nemico, doveva, lungo il percorso, assistere all’uccisione della compagna da parte di alcuni banditi che, dopo averla pugnalata, ne gettavano la salma in un burrone. Rimasto per due giorni prigioniero, subiva serenamente ogni sorta di sevizie e di torture, rifiutando sempre di fornire alcuna informazione al nemico. Condannato a morte, raggiungeva il plotone di esecuzione cantando gli inni della Patria. Chiedeva poi che gli venissero slegate le mani, e, aperta la camicia, offriva il petto nudo al piombo nemico. Cadeva inneggiando all’Italia. Fulgido esempio di patriottismo. Podhum Crni Vrb (Slovenia), 14-17 giugno 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 37.