RICCI Rolando

nasce il 23 luglio 1913 a Rivarolo Ligure ( Genova) (https://it.wikipedia.org/wiki/Rolando_Ricci). 1° Aviere motorista.

Compiuti gli studi di avviamento industriale a Savona si arruolò nell’aprile 1934 nella Scuola specialisti dell’Aeronautica a Capua ottenendo la qualifica di aiuto meccanico e conducente di autoveicoli. Ammesso a domanda, nel settembre 1935, al 14° corso per allievi motoristi presso la Scuola di Capodichino, vi era promosso aviere scelto motorista nel settembre 1936. L’anno dopo, fu inviato in Libia all’aeroporto di Tobruk. Promosso primo aviere motorista nel settembre 1938, rimpatriava nel settembre 1939 per essere trasferito al 3° stormo caccia terrestre a Mirafiori e dal 22 maggio 1940 al 32° stormo da bombardamento nell’aeroporto di Elmas in Sardegna. Assegnato alla 228^ squadriglia mobilitata per la dichiarazione di guerra partecipò a numerose azioni contro formazioni navali avversarie, e, quale mitragliere, all’abbattimento di numerosi velivoli nemici. Ferito gravemente nel combattimento del 25 luglio 1941, dopo lunga degenza in ospedale, promosso sergente motorista per meriti di guerra, riprese servizio sedentario presso la 1^ squadriglia aerea a Milano dal 1° ottobre 1942, finché nel febbraio 1943 fu giudicato inabile permanentemente al servizio militare. Sergente maggiore motorista nel giugno successivo, venne collocato a riposo dal 1° ottobre 1949 ed assegnato come telefonista al centralino dell’Aeroporto Forlanini di Milano. Il 27 dicembre 1952 fu promosso sottotenente di fanteria nel R.O. (Ruolo d’Onore). Deceduto a Milano il 29 gennaio 1962 (https://it.wikipedia.org/wiki/Rolando_Ricci).

Altre decorazioni: sergente motorista per meriti di guerra (1941); Cr.g. al V.M. (Croce di guerra al Valore Militare) sul campo (Baleari, 3 luglio 1940); Cr.g. al V.M. (Cielo del Mediterraneo Occidentale, 10 giugno 1940 – 10 maggio 1941).

Abilissimo motorista di apparecchio da bombardamento in una azione contro una importante formazione navale scortata da portaerei, nel corso di reiterati violenti attacchi da parte di caccia nemici, azionando prontamente e con abilità una mitragliatrice di bordo, conteneva e collaborava all’abbattimento di U1 assalitore. Perduta la vista, per proiettile che lo colpiva negli occhi, pur tra atroci sofferenze, continuava a prestare la sua opera e a dare utili suggerimenti agli altri membri dell’ equipaggio per assicurare il funzionamento dei motori e la condotta del velivolo che riusciva a rientrare alla base nonostante fosse menomato in parti vitali. Sottoposto alle prime cure esprimeva il suo orgoglio per il dovere compiuto ed il suo auspicio per i migliori destini della Patria. Cielo di 60 Km. NW Capo Buongaroni, 25 luglio 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 702.