SAVOIA Giorgio

nasce il 18 gennaio 1916 a Milano (https://it.wikipedia.org/wiki/Giorgio_Savoja). Capitano s.p.e. A.A.r.n. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica ruolo naviganti), pilota.

Iscritto nel Politecnico di Milano e già in possesso del brevetto di pilota civile, si arruolò nel maggio 1936 in Aeronautica ottenendo subito la nomina a sottotenente pilota. Alla fine dello stesso anno fu ammesso all’Accademia Aeronautica a Caserta e nell’ottobre 1938 ne uscì sottotenente effettivo destinato al 20 stormo cacciaterrestre. Tenente dall’aprile 1940, si trovava all’aeroporto di Castel Benito in A.S. (Africa Settentrionale) alla dichiarazione di guerra del giugno 1940 e subito si distingueva in numerose azioni diurne e notturne. Passò poi al 13° stormo C.T.(Cacciaterrestre), nella 77^ squadriglia a Pantelleria, e di lì, ritornò in A.S. nel marzo 1942. Ferito in combattimento il 21 gennaio 1943, decedeva il 12 marzo nell’ospedale militare di Palermo. Il Politecnico di Milano gli conferì alla memoria la laurea ad honorem in ingegneria.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Argento) sul campo (Cielo della Marmarica, maggio-giugno 1942); capitano per meriti di guerra (dicembre 1942).

Comandante di squadriglia di rara perizia e di raro ardimento, sempre primo nel combattimento, nell’assalto e nella ricognizione lontana, conquistava gloria e vittorie al suo reparto, alla sua Arma, alla Patria. Durante una missione di scorta al velivolo del generale comandante della 5^ squadra, si scagliava contro una formazione nemica, quattro volte superiore alle forze da lui comandate, scompigliandola e infliggendole, da solo e in collaborazione, durissime perdite, e liberava dal deliberato attacco del nemico l’aereo del suo generale, che raggiungeva incolume la sua destinazione. Nell’aspro combattimento veniva, dalla preponderanza del nemico, non già da una preponderanza di coraggio e di abilità, gravemente ferito e abbattuto. Raccolto e portato in ospedale, conscio della propria fine, pronunciava fiere parole di attaccamento al dovere e di fede assoluta nei destini della Patria immortale. Spirava, in seguito alle ferite riportate, con orgoglio dei prodi. Cielo del Mediterraneo e dell’Africa Settentrionale, 11 giugno 1940-27 aprile 1942; 10 luglio 1942-21 gennaio 1943.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 189.