SCIORILLI Antonio

nasce il 17 giugno 1916 a Sant’Eusanio del Sangro (Chieti) (https://www.abruzzonews.eu/antonio-sciorilli-la-medaglia-doro-al-valor-militare-da-vivente-575001.html). Caparal maggiore, 80° reggimento fanteria.

Prestò servizio di leva dal maggio 1937 all’agosto 1938 presso il reparto distrettuale di Cuneo. Nel giugno 1940, richiamato ed assegnato al XXXVI battaglione distrettuale di Roma, fu trasferito nell’agosto 1941 all’82° fanteria a Bracciano dove fu promosso caporale. Passato nel dicembre dello stesso anno all’80° fanteria  Pasubio, partiva nel gennaio successivo per il fronte russo. Promosso caporal maggiore nel luglio 1942 e nominato caposquadra fucilieri, fu gravemente ferito al viso con la perdita della vista in combattimento sul Don il 16 dicembre. Ricoverato all’ospedale militare di riserva di Stalino, rimpatriava il 20 gennaio 1943 per trasferimento all’ospedale militare del Celio di Roma. Dimesso il 30 marzo, fu collocato in congedo assoluto il 30 giugno 1943. Nominato componente della Commissione Esecutiva dell’Associazione Nazionale Mutilati ed Invalidi di Guerra. Muore a Sant’Eusanio del Sanro il 26 agosto ?1994 (https://it.wikipedia.org/wiki/Antonio_Sciorilli).

Altre decorazioni: Aiutante di battaglia per meriti di guerra  (Fronte Russo, 1942).

 Comandante di squadra fucilieri rinforzata costituitasi in caposaldo, pressato da forze preponderanti, riusciva, con ripetute ardite azioni all’arma bianca a rintuzzare l’aggressività nemica. Gravemente menomato da ferita al viso, che ne pregiudicava seriamente le facoltà visive, rifiutava ogni soccorso e alla testa dei suoi indomiti fanti, conteneva, con violento contrassalto il rinnovato impeto avversario ai bordi del caposaldo. Nuovamente attaccato, sicuro di non poter ricevere aiuto di sorta, fidava ancora una volta sulle sue residue forze e sull’ardore dei suoi valorosi, che trascinava in impari lotta corpo a corpo. Esausto e quasi sopraffatto, rientrava nelle postazioni dalle quali, con stoica fermezza, alimentava la strenua resistenza. Rimasto cieco, i compagni edificati dall’ eroico contegno, lo sottraevano tra inenarrabili sacrifici alla furia nemica. Esemplare per cosciente valore e singolare spirito di dedizione al dovere. Don Nord di Getreide (Russia), 16 dicembre 1942.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume secondo (1942-1959), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 133.