SEIDL Riccardo Emo

nasce il 19 aprile 1904 a Napoli (https://it.wikipedia.org/wiki/Riccardo_Hellmuth_Seidl). Colonnello s.p.e. A.A.r.n. (servizio permanente effettivo Arma Aeronautica ruolo naviganti, pilota.

Capitano di lungo corso, si arruolò nella Marina come allievo ufficiale e nel 1925 fu nominato guardiamarina. Promosso sottotenente di vascello nel 1927, ottenne di frequentare il corso di osservazione aerea dove conseguì anche il brevetto di pilota militare su idrovolanti. Fu poi imbarcato successivamente sugli incrociatori Miraglia, Alberto da Giussano e Trieste come capo del servizio aereo finché, nel gennaio 1933, transitò nei ruoli dell’Aeronautica. Promosso capitano ebbe il comando prima delle squadriglie 166^ e 201^, poi dell’88° gruppo autonomo C.M. (Cacci a Marittima) fino al 1936 allorché fu promosso maggiore. Dal 1938 partecipò volontario alla guerra di Spagna al comando di un gruppo da bombardamento veloce e rientrato in Italia col grado di tenente colonnello fu mobilitato nel giugno 1940 mentre trovavasi all’aeroporto di Centocelle. Con la promozione a colonnello a scelta assoluta, nel marzo 1941, fu trasferito al Comando aereo della Sicilia dove assunse il comando del 36° stormo aerosiluranti, già distintosi in A.S. (Africa Setentrionale), nelle azioni su Malta e a Punta Stilo.

Altre decorazioni: M.A. (Medaglia Atgento) (Cielo di Spagna, settembre – novembre 1938); M.A. (Cielo di Spagna, novembre 1938 – marzo 1939).

Comandante di stormo aerosilurante, combattente temprato nei più aspri cimenti di altre guerre, confermava valentia di pilota e grande animo di soldato. Alla testa delle sue formazioni, trascinava con fulgido esempio lo stormo in epica azione di siluramento in massa contro potente formazione navale nemica. Incurante della caccia avversaria e del formidabile sbarramento controaereo e navale, con la volontà tesa a colpire ad ogni costo gli obiettivi assegnati, li raggiungeva danneggiando gravemente alcune navi e sbaragliando le altre. La sua fragile ala si spezzava con quella di alcuni valorosi gregari come lui anelanti alla vittoria, mentre il generoso sacrificio accendeva una face di gloria che illuminava di vivida luce la sua purissima figura di comandante e di eroe. Cielo del Mediterraneo Centrale – Acque della Isola de la Galité, 27 settembre 1941.


Gruppo Medaglie d’Oro al Valore Militare, Le Medaglie d’oro al Valore Militare, volume primo (1929-1941), [Tipografia Regionale], Roma, 1965, p. 724.